Terzo Polo fatto fuori, denuncia di Renzi: “Patto M5S-Pd, contro le regole del gioco”
Un accordo sottobanco per tenere fuori il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda dalle cariche di spicco destinate alle opposizione. A denunciare il patto è proprio il leader di Italia Viva, intercettato dai giornalisti in Senato: “Indipendentemente dai nomi, si parte con un atteggiamento delle opposizioni, Pd e M5S, del tutto lesivo delle regole del gioco. Nella logica è evidente che dei 6 posti disponibili alle opposizioni, ovvero due vicepresidenze e un questore sia alla Camera che al Senato, tre dovrebbero essere per il Pd, due per M5S e uno per il terzo polo. Invece c’è il tentativo di Pd e M5S di tenere fuori il terzo polo, stanno facendo un accordo per fare il 3 a 3, cioè il Pd si sta mettendo nelle condizioni di regalare un posto che toccherebbe matematicamente al Terzo Polo al M5S”.
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“Se decidono di tenere fuori il Terzo Polo - sottolinea Renzi - è la dimostrazione che Pd e M5S hanno un atteggiamento incredibile”. “Se non ci danno la vicepresidenza andremo in tutti i livelli istituzionali a chiedere il Copasir, il settimo posto riservato alle opposizioni, fossi in loro non la farei questa caz…". avverte l’ex premier, che poi conclude: “Se Pd e M5S insieme iniziano il loro connubio d’amorosi sensi, violando i diritti della terza opposizione, la trovo una cosa politicamente controproducente per loro ma istituzionalmente di rara gravità e una volta terminato tutto questo porremo il problema nelle sedi opportune, ci auguriamo e speriamo che ci sia un ripensamento”.
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“Renzi mette le mani avanti come al solito…”, hanno commentato così fonti del Nazareno le parole dal membro del Terzo Polo sulle nomine delle cariche istituzionali che spettano all’opposizione.
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