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Debora Serracchiani, gaffe sul Vajont e scuse. La figuraccia della dem

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Figuraccia senza precedenti sul disastro del Vajont. La gaffe di Debora Serracchiani che cinguetta sulla tragedia in cui persero la vita oltre 2000 persone è imperdonabile e le costa una valanga di insulti sui social. In un post pubblicato sul profilo Twitter - poi rimosso - la capogruppo uscente del Partito democratico alla Camera ha scritto: "Non dimentichiamo le vittime e la catastrofe di 59 anni fa con il crollo della diga del Vajont". Ma a crollare il 9 ottobre del 1963 non fu la diga bensì un pezzo del monte Toc che provocò quell'onda killer che travolse il paese di Longarone, in Veneto e non certo in Friuli Venezia Giulia. “Una ferita per il FVG” aveva scritto ancora la dem. Ma pagare il prezzo più alto delle vittime fu proprio Longarone, in provincia di Belluno.

“Serracchiani è comunque più brava come storica che come politica” ha cinguettato un utente. E ancora: “Perfetta rappresentazione della classe dirigente dell'Italia in tutta la sua ignoranza e approssimazione”, “L'hai ricostruita tu la diga che non è mai crollata, lo hai fatto quando eri presidente di Regione? Che vergogna”.

La Serracchiani, massacrata sul web, ha cancellato il post e ha chiesto scusa: "Molti di voi hanno segnalato errori nel mio tweet sulla catastrofe del Vajont. Sono stata su quei luoghi, e la verità verso i fatti avvenuti impone di ricordare che la diga non crollò. Gravi furono le responsabilità umane. Giusto ricordare le tante vittime venete". 

 

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