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Tagadà, Alessandra Ghisleri strapazza il Pd: partito elitario lontano dagli ultimi

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Alessandra Ghisleri fa pelo e contropelo al Partito democratico che dopo la debacle alle elezioni politiche cerca una nuova identità con un congresso. Secondo un sondaggio di Euromedia Research, l'istituto diretto da Ghisleri, quasi il 30 per cento di chi ha votato Pd il 25 settembre lo ha fatto "turandosi il naso". Il partito di Enrico Letta "ha avuto un problema fondamentale che è stato anche il suo vantaggio, quello di essere sempre al governo" spiega la sondaggista venerdì 7 ottobre intervenendo a Tagadà, il programma di La7. 

 

Per restare al potere il Pd si è"staccato dalla ricerca del consenso. Anche alle scorse elezioni veniva definito il partito della ZTL, pensate alle contestazioni che hanno colpito il governatore della Toscana Giani o Laura Boldrini, in piazza". Gli esponenti dem "vengono giudicati lontani dalla gente" e scelti da un "sistema elitario" al quale non dovrebbe appartenere che vuole difendere "gli ultimi", come sarebbe naturale per un partito di centrosinistra. 

 

Insomma, il Pd ha buttato milioni di voti (basti pensare agli 11 milioni di preferenze toccati da Matteo Renzi e prima da Walter Veltroni). "C'è stata una politica che ha guardato gli ultimi, e Letta più o meno l'ha spiegato nel suo discorso: ha perso il voto degli operai". Un declino iniziato anche prima, basti pensare all'ex feudo di Monfalcone divenuto territorio della Lega.  Quell'impennata ora è stata "ereditata" da Giorgia Meloni perché "lei e Matteo Salvini stanno sul territorio". Il problema del Pd è questo, non riuscire a stare tra la gente, sul territorio. 

 

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