Disastro Sala, ora anche i manager lo mollano: "Milano città fuori controllo per il crimine"
Le accuse al sindaco da parte del jet set meneghino: "Situazione peggiorata, si rischia anche in pieno centro"
Che Giuseppe Sala non fosse un sindaco amatissimo nelle periferie di Milano era abbastanza noto. Il primo cittadino, però, poteva consolarsi con l'adorazione assoluta della "Milano bene", quella che vive nei quartieri migliori, senza i problemi di criminalità e degrrado. La famosa "sinistra della Ztl", insomma.
Peccato che anche a queste latitudini qualcosa stia cambiando. E a suonarle a Sala ora sia anche chi frequenta il centro e ha lo stesso pedigree manageriale del sindaco. E' il caso di Riccardo Ruggiero, 61 anni, ex amministratore delegato di Tim, aggredito e derubato in pieno centro. È lui stesso a raccontare all’Adnkronos un episodio che non smette di turbarlo. «In pausa pranzo camminavo in via Palestro, all’angolo con via Marina, quando un ragazzo mi si è avvicinato per chiedermi come raggiungere una farmacia. Gli ho risposto, ma lui ha iniziato ha obiettare e a dirmi, con marcato accetto sudamericano, "sono disperato". Mi ha afferrato con forza il braccio sinistro riuscendo a sganciare l’orologio coperto dalla giacca. Io mi sono divincolato e sono riuscito a riprendere l’orologio caduto a terra, prima che il suo complice - spuntato all’improvviso - riuscisse ad afferrarlo e scappare. È successo tutto in una manciata di secondi» racconta ancora incredulo.
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«Avranno avuto 24-25 anni, erano vestiti in modo normale e anch’io avevo un semplice abbigliamento d’ufficio. Passavo in quel momento e sono diventato io l’obiettivo, ma poteva esserci chiunque e le conseguenze potevano essere ben peggiori. La presa era violenta, io ho reagito e per fortuna non aveva un coltello con sé. È andata bene, ma le conseguenze potevano essere ben peggiori…», riflette il manager che ha deciso di non denunciare. «Sono riuscito a recuperare l’orologio, non ho subito danni e il mio caso sarebbe servito solo a far statistica, non bisogna nascondersi dietro un dito. È vero che le forze dell’ordine non possono presidiare ogni angolo, ma c’è un problema di microcriminalità crescente: erano le 13.15, in pieno centro e non si sono fatti nessuno scrupolo ad aggredirmi e tentare di rapinarmi», sottolinea.
«Non voglio sparare su Milano ma è innegabile che è meno sicura e la situazione economica non aiuta. Domani ripercorrerò quella strada, perché sono testardo, ma non si può negare che la situazione è fuori controllo. È inutile provare a buttare acqua sul fuoco: oggi ho reagito d’istinto e per puro caso mi è andata bene, ma qualcuno avrebbe potuto farsi male, e anche tanto», conclude Ruggiero.