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Governo Meloni, spunta Crosetto super-ministro. Tris di tecnici per la Salute

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Si gioca sugli equilibri tra i partiti della maggioranza il governo di centrodestra che sta per nascere. A guidarlo Giorgia Meloni mentre si discute di nomi e ruoli. Nel consiglio federale di ieri sono emersi i dicasteri ambiti dalla Lega come Interno, Infrastrutture, Turismo, Disabilità, Affari regionali ma secondo un retroscena del Corriere della sera la richiesta del Viminale potrebbe avere ragioni tattiche "per poi puntare su altro". In ogni caso, i nomi "papabili" del Carroccio, oltre a quello del leader Matteo Salvini, sono Gian Marco Centinaio (Agricoltura), Edoardo Rixi (Infrastrutture), Erika Stefani (Affari regionali). 

 

Per quanto riguarda Forza Italia, Antonio Tajani è "sempre in corsa per un ministero di peso, gli Esteri o la Difesa", tra i nomi del partito di Silvio Berlusconi che potrebbero avere un dicastero si sono Licia Ronzulli, Paolo Barelli e Alessandro Cattaneo. Per le camere si parla di Ignazio La Russa presidente del Senato, "ma nelle ultime ore sembra rafforzarsi la possibilità che Meloni conceda entrambe le Camere agli alleati: la presidenza di Montecitorio alla Lega, che la reclama, forse per Giancarlo Giorgetti, e quella di Palazzo Madama a FI, che potrebbe schierare Anna Maria Bernini".

 

Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari dovrebbe finire a Palazzo Chigi come sottosegretario, "Guido Crosetto potrebbe avere le deleghe del Mise" implementate da competenze tolte ad altri ministeri come il Commercio Estero e il digitale, Raffaele Fitto "potrebbe essere il responsabile degli Affari europei" mentre Daniela Santanchè "potrebbe contendersi il Turismo con la Lega". Per la Difesa resiste l'ipotesi Adolfo Urso che potrebbe, però, avere la delega di Palazzo Chigi per il controllo sugli apparati di sicurezza.

 

Fin qui i "politici". I ministri tecnici, secondo le indiscrezioni, saranno pochi e in dicasteri chiave. Secondo il Corriere per la Salute "circolano i nomi del medico Guido Rasi, già direttore dell'Ema, di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa e di Andrea Mandelli" (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), deputato uscente di FI. 

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