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Governo, all'Interno torna l'ipotesi Salvini. Nome a sorpresa per le Regioni

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Centrodestra al lavoro per la formazione del governo di Giorgia Meloni che, in base alle ultime indiscrezioni potrebbe nascere intorno al 20-21 ottobre. Molto dipenderà dai tempi necessari per raggiungere la "quadra", soprattutto per quanto riguarda gli equilibri tra le forze politiche. Per quanto riguarda la Lega, il ritorno di Matteo Salvini al Viminale è ancora il "primo punto" del Carroccio, si legge in un retroscena di Affaritaliani. Meloni non sarebbe contraria a prescindere. "Non c'è alcun veto da parte della premier in pectore anche se la vera trattativa non è ancora iniziata" e questa coinvolge tutta la squadra dei ministri, nonché le presidenze di Camera e Senato. 

 

Per il ministero dell'Interno il piano B è sempre quello che porta al prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, mentre "appare sicuro" il ritorno di Gian Marco Centinaio all'Agricoltura che avrebbe il via libera di FdI. Per la presidenza di Montecitorio "salgono moltissimo le quotazioni di Giancarlo Giorgetti", scelta che parre piacere a tutti e che avrebbe come ulteriore conseguenza quella che Salvini "non avrebbe più una figura ingombrante al governo". Per il Senato il nome è sempre quello del co-fondatore di FdI Ignazio La Russa. Per i ministeri, la new entra è quella di Mara Bizzotto, leghista vicinissima al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che si vicina agli Affari regionali per l'attuazione dell'autonomia. Casella che allontanerebbe nomi leghisti dalla Giustizia. 

 

Dal partito di Giorgia Meloni poco trapela, l'unica certezza è che Francesco Lollobrigida resterà capogruppo alla Camera". A FdI, o a tecnici d'area meloniana, andranno i ministeri economici (Fabio Panetta in pelo per il Mef). Tra i probabili ministri Adolfo Urso (Rapporti con il Parlamento) e Guido Crosetto (Difesa). Giovanbattista Fazzolari potrebbe essere sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

 

E Forza Italia? Antonio Tajani è "in pole position come ministro degli Esteri", ma se alla Farnesina andasse il capo del Dis Elisabetta Belloni, al numero due azzurro potrebbe andare il ministero della Salute. Licia Ronzulli (Pari opportunità), Anna Maria Bernini (Istruzione) e Alessandro Cattaneo sono i nomi più caldi del partito di Silvio Berlusconi. 

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