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Nel Pd esplode la protesta delle donne: siamo solo un terzo degli eletti

G.D.C.
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C’è un altro problema nel Pd oltre alla scelta del nuovo segretario. Le donne del partito non sono affatto contente di come sono state gestite le elezioni, visto che solo un terzo dei parlamentari è donna, 36 su 102. Protestano Monica Cirinnà e Alessia Morani ma anche Chiara Gribaudo, neo rieletta con i dem. «Il Pd è un partito patriarcale - dice all’Adnkronos - Ma non è una novità. Lo abbiamo visto con i tre ministri uomini del governo Draghi. Proposero a noi donne ruoli di sottogoverno. Circolava anche il mio nome come sottosegretario. Abbiamo detto di no».
E da allora non è cambiato niente?
«Ci sono logiche correntizie che furono alle base della scelta dei quei tre ministri e che si ripercuotono evidentemente anche nella composizione delle liste».
Ha visto il video in cui alcune ragazze accusano Laura Boldrini e il Pd di non aver fatto abbastanza per la 194? Non è che questa "cultura patriarcale" ha fatto sentire distante il Pd dai temi delle donne?
«Io ho fatto il possibile, per quanto mi riguarda. Ho fatto la legge sulla parità salariale. Ho fatto vincere a Cuneo una donna. Il femminismo si pratica, non lo si fa a parole».

 


Ora c’è il congresso...
«Ma tutto questo non lo risolvi con una segretaria donna. Dobbiamo cambiare radicalmente la cultura patriarcale che ancora sopravvive nel Pd. E questo è un tema da congresso, non i nomi. Non basta una segretaria donna a cambiare una cultura».
Magari fa anche un po’ riflettere che la prima donna ad arrivare a palazzo Chigi è di destra, o no?
«No, non è perché c’è la Meloni. Non ci serve un alter ego della Meloni - che peraltro non aiuta le donne ma un cambiamento culturale. C’è tanto da discutere. Per questo dico che è un tema da congresso. E anche noi dobbiamo interrogarci sul senso di alcune nostre modalità. Come la Conferenza delle donne Pd. Gli spazi sono sempre utili purchè non diventino recinti».

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