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Myrta Merlino "scrive" il programma di governo a Giorgia Meloni: "Spieghi meglio sull'aborto. I diritti Lgbt vanno difesi"

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"Cara Giorgia ti scrivo". Più che una lettera aperta, quella letta da Myrta Merlino durante la puntata di "L'aria che tira" su La7 è un vero e proprio programma di governo suggerito dalla giornalista alla futura premier.

"Sarai la prima donna presidente del Consiglio della nostra Repubblica - attacca Merlino - sei una donna che ce l'ha fatta e ora mi aspetto che tu apra la strada alle altre donne, anche solo con la forza dell'esempio. Ma da un grande potere discendono grandi responsabilità" dice la giornalista, citando un frase celebre del film-cult Spiderman.

 

Poi parte la serie di suggerimenti della "consigliera" Merlino a Meloni. "I conti non tornano, le bollette aumentano a dismisura e la tua prima missione sarà quella di impostare la nuova legge di bilancio. Mi aspetto che tu tenga nel giusto conto la rabbia e la paura che sembrano essere diventati i sentimenti dominanti in Italia. Da una donna che ha dimostrato di sapersi prendere i suoi spazi in un ambiente maschilista mi aspetto che dia un'attenzione maggiore ai sentimenti delle persone".

 

Merlino si sposta poi sui temi più cari al mondo di sinistra. "In campagna elettorale sei stata spesso accusata di voler riportare indietro le lancette del tempo, cancellando diritti acquisiti come la legge sull'aborto. Hai detto di voler dare il diritto alle donne anche di non abortire, ma non hai spiegato come vuoi farlo, è la domanda che nessuno ti ha mai fatto e in questo caso il "come" vuoi farlo non è un dettaglio, credimi".

 

"Vorrei anche - prosegue la giornalista napoletana - che i diritti della comunità LGBT non fossero messi in discussione, magari utilizzando anche un cartone animato come hanno tentato di fare. Nessuna allusione, so bene che guiderai un governo di destra, ma mi aspetto che da figlia di un tempo nuovo, freni qualsiasi tentazione e deriva reazionaria. In Italia e all'estero".

"Chiudo con un motto femminista: Giorgia, se non ora quando?". 

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