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Luciano Ciocchetti contro Claudio Mancini, scontro tra big a Fiumicino

Pietro De Leo
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È una partita di grande impatto politico quella che si gioca nel collegio uninominale 6 della Camera dei Deputati, che abbraccia tutto il Comune di Fiumicino e parte di quello di Roma, in particolare il Municipio XI (Arvalia Portuense) e il XII (Monte Verde). I protagonisti principali di questa sfida sono due pesi massimi della politica romana.

Il centrodestra, che ha solide possibilità di conquistare il seggio, mette in campo Luciano Ciocchetti. Protagonista di oltre quarant’anni di politica romana, dato che il suo esordio risale al 1981, nella Dc, quando venne eletto consigliere circoscrizionale in XII. Il suo cursus honorum lo vede tre volte deputato, consigliere provinciale e regionale, vicepresidente della giunta regionale, durante la breve esperienza di Renata Polverini. Sempre con l’Udc. Due volte provò la sfida per il Comune di Roma. La prima come sindaco, in solitaria, nel 2008. Poi in ticket come potenziale vice di Gianni Alemanno nel 2013. Qualche anno dopo, è cominciato il percorso di avvicinamento verso Fratelli d’Italia, che lo indica con il sostegno di tutta la coalizione. In questi giorni sta conducendo una campagna molto «territoriale» (ieri la partecipazione al flashmob organizzato per riattivare l’ospedale Forlanini).

Dall’altra parte, il centrosinistra schiera invece Claudio Mancini, quota Pd. Deputato uscente, proveniente dalla scuola Ds e ancor prima Pci, anche lui ha attraversato tutto il percorso territoriale, da quando ad appena vent’anni, nel 1989, fu eletto consigliere, poi capogruppo nella XVI circoscrizione della Capitale, di cui diventa presidente nel 1994. Eletto in regione nel 2005 (durante quel quinquennio diventa anche Assessore Regionale allo Sviluppo Economico), viene riconfermato nel 2013. Oggi, è senza ombra di dubbio un esponente chiave, se non il principale, del Pd capitolino, e ha molta voce in capitolo nell’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri. Insomma, una partita tra due storie opposte della politica Romana che hanno attraversato Prima e Seconda Repubblica. Dunque, la partita del collegio si gioca attorno a questo braccio di ferro. Difficile che le altre realtà in corsa, in questo caso, possano incidere più di tanto.

Il Terzo Polo candida Francesca Severi, già candidata presidente del XII Municipio, con Calenda, alle elezioni amministrative. Il suo curriculum professionale è di tutto rispetto: laurea in economia e commercio, un Mba alla Luiss, è Strategy Analyst Senior in Tim. Il Movimento 5 Stelle, invece, candida Emanuele Ceccato, laureato in lingue, pilota Alitalia in cassa integrazione da quando è entrata in funzione la nuova compagnia Ita ed attivista della primissima ora nel Movimento 5 Stelle, sin dai tempi embrionali dei meet up, si è spesso occupato di mobilità sostenibile. All’inizio di quest’anno è stato eletto coordinatore del gruppo municipale VIII di Roma del Movimento.
 

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