Silvio Berlusconi attacca la sinistra: da anni al governo senza voto popolare
Silvio Berlusconi a tutto campo durante la puntata di "Fuori dal coro" del 20 settembre. Fisco, giustizia, elezione del Capo dello Stato, terzo polo ma soprattutto l'attacco frontale alla sinistra che demonizza i suoi avversari ma è da anni al governo senza legittimazione popolare. «La sinistra ha preferito incentrare» la campagna elettorale «sulla demonizzazione dell’avversario, sulle calunnie, sulla disinformazione. Arrivano addirittura a evocare un pericolo per la democrazia nel caso di una nostra vittoria». Così Silvio Berlusconi, intervistato da "Fuori dal coro", in onda su Rete 4. «Il paradosso è che lo dice proprio un partito, il partito democratico, che da 11 anni è al governo senza aver mai vinto un’elezione. Questa volta finalmente gli italiani possono scegliere da chi essere governati, e sceglieranno senza dubbio il centrodestra. Questa si chiama sovranità popolare ed è il fondamento della Costituzione, proprio quella Costituzione che la sinistra tanto spesso invoca ma della quale poi dimentica i principi fondamentali».
"Questa campagna elettorale non mi è piaciuta, la sinistra attacca gli avversari e non pensa agli italiani"@berlusconi a #Fuoridalcoro pic.twitter.com/BeJIzsOpI1
— Fuori dal coro (@fuoridalcorotv) September 20, 2022
Un governo non di centrodestra ma di larghe intese con accordi con terzo polo e centrosinistra? «È un’ipotesi talmente assurda che mi rifiuto addirittura di commentarla». Lo assicura Silvio Berlusconi, ospite di Fuori dal coro, in onda stasera su Rete 4. «Chi dice queste cose fa ancora una volta semplicemente disinformazione - accusa - . Però voglio aggiungere una cosa. Forza Italia sarà numericamente e politicamente determinante per il futuro governo di centrodestra. Farà valere questo suo ruolo proprio per garantire il profilo europeista, atlantico della coalizione, per difendere i principi liberali, cristiani, garantisti e trasformarli in azione di governo. Nessun altro può farlo». «Non possono farlo di certo i cosiddetti centristi che guardano a sinistra e che avranno una rappresentanza in Parlamento irrisoria nei numeri e politicamente ininfluente. Non saranno mai decisivi, saranno una piccola componente di un’opposizione egemonizzata da PD e Cinque Stelle. Per questo l’unico voto utile, l’unico voto razionale per un elettore di centro, per un elettore liberale, per un elettore moderato, è quello per Forza Italia», conclude.