L'ultima giravolta di Casini, pronto a tesserarsi col Pd (per il seggio)
Lo storico democristiano all'approdo finale. L'obiettivo è convincere i bolognesi scettici a votarlo
Parigi val bene una messa. E il seggio da parlamentare val benissimo una giravolta. Specie se è tuo da 40 anni e nulla, dicasi nulla, può schiodarti da lì. Pier Ferdinando Casini non solo ha ottenuto dal Pd la candidatura nel blindatissimo collegio senatoriale di Bologna. Ma per convincere anche i più scettici sinistrorsi a votarlo (già 5 anni fa la sua imposizione non ottenne grandi entusiasmi, ma alla fine il seggio scattò) è pronto a fare il passo definitivo. Così, tra una Festa dell'Unità e l'altra, sarebbe pronto anche a prendere la tessera del Pd. "Perché no?" ha risposto a chi glielo chiedeva, secondo quanto riferisce il Fatto quotidiano. E, d'altronde, in quanto fatto dalla segreteria di Enrico Letta Casini si riconosce in pieno, in particolar modo per quanto riguarda la politica estera con l'allineamento agli Usa e alla Nato sulla questione ucraina.
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Non finisce qui, perché lo storico democristiano, intercettato da un inviato delle Iene, non avrebbe avuto problemi a esibirsi in una sentitissima interpretazione di "Bella Ciao". Lui, a differenza della Pausini, non ha problemi a schierarsi. E, d'altronde, c'è in ballo un seggio, mica un Grammy!
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