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Clandestini, Matteo Salvini dice basta: “Ho le pa**e piene dei migranti”

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Matteo Salvini si scatena a Bari dal palco dell’ultimo comizio pugliese prima delle elezioni del 25 settembre. Il leader della Lega è il mattatore della serata in Puglia e il primo a finire affondato è Luigi Di Maio: “Ci sono guerre in corso ovunque, focolai di guerre in mezzo mondo e noi abbiamo il ministro degli Esteri che fa l’aeroplanino in pizzeria. Mi date una mano a trovargli un navigator e a ricollocarlo con un lavoro socialmente utile? Al ministero degli Esteri non metteremo Giggino l’aeroplanino. Se vince la Lega chiederemo di occuparci di nuovo di agricoltura e pesca”.

 

 

Un vero e proprio affondo sulla questione dell’immigrazione e degli sbarchi incontrollati sulle coste d’Italia: “La sinistra chiede diritti, diritti per chi sbarca stanotte a Lampedusa, io ne ho le palle piene dei migranti. Io i diritti voglio darli a chi non arriva a fine mese”. Salvini si rivolge poi ai dem: “Enrico Letta non capisce perché dice che non faremo mai la flat tax. Se ci stai seguendo Enrico, ti dico ‘Stai sereno’. E visto che c’è la fuga dei cervelli all’estero, Parigi ti aspetta e i cittadini elettori ti aiuteranno. Bisogna estendere la tassa semplice del 15 anche a dipendenti, famiglie e pensionati partendo da chi guadagna meno. Enrico quando vuoi, dove vuoi confrontiamoci anche su Rai 3 dove sono tutti amici tuoi. Da Fabio Fazio, da Lilli Gruber, da Milano, a mezzogiorno o a mezzanotte, quando vuoi. Temo non abbia idee su cui confrontarci”.

 

 

Dopo aver indirizzato un’invettiva al segretario nazionale del Pd passa a Michele Emiliano, governatore della Puglia, sempre del Pd: “Emiliano non si offenda se non stiamo qua a sputare sangue ma a portare sorrisi. Non siamo più in Unione sovietica, non c’è più Stalingrado.  Bari è vostra, è di tutti i cittadini e domenica 25 ci sarà una grande lezione di partecipazione e democrazia. I miei avversari politici le stanno inventando tutte pur di non parlare di sanità e lavoro”.

 

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