Elezioni, Crosetto prevede il cappotto alla sinistra: “Fratelli d'Italia al 30%”. Valanga di seggi
Guido Crosetto pregusta già la vittoria e non ha paura di risultare spavaldo a sette giorni dal voto del 25 settembre. Il co-fondatore di Fratelli d’Italia, ospite a Rtl 102.5, ha prima spiegato la genesi del partito guidato da Giorgia Meloni, per poi proporre la propria previsione sulle elezioni: “Fratelli d’Italia nasce perché il PDL dimostrava di non saper interpretare il suo ruolo nella politica, che era quello di essere al servizio e di provare a cambiare questo Paese che ci sembrava si stesse ripiegando su sé stesso. In questi dieci anni, dimostrando coerenza, Giorgia Meloni è riuscita ad assumere una credibilità che adesso la porterà a essere il primo partito”.
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Su quale sia il suo ruolo nella campagna elettorale di Meloni, Crosetto dice: “Io do sempre una mano a Fratelli d’Italia, sono andato in giro per l’Italia a spiegare ad esempio qual è l’idea per cercare di intervenire sul caro bollette, l’idea che adesso ha Fratelli d’Italia. Sono stato molto spesso ispiratore di alcune delle idee del programma del partito e me ne assumo la responsabilità con orgoglio. Il mio ruolo è questo, faccio un po’ il grillo parlante, che però fa una brutta fine”. Poi la previsione su quanti voti prenderà Meloni: “Il 28% o 30%”.
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Quanto all’unità del centrodestra fra Berlusconi, Salvini e Meloni, Crosetto fa alcune osservazioni: “Non ho l’impressione che siano uniti come potrebbero essere. So che hanno scritto un programma comune. Conosco la storia dell’Italia. Abbiamo avuto il primo governo che metteva insieme il M5S e la Lega. Abbiamo avuto governi in cui c’erano partiti che si odiavano, si contraddicevano, e però li abbiamo avuti e sono andati bene a tutti. Ora questi, che hanno dei punti di differenza ma sono riusciti a limarli costruendo un programma su cui tutti si riconoscono, dovrebbero fare più paura? Mi sembra una contraddizione. Sono sicuro - dice in conclusione il Gigante - che il centrodestra a oggi vincerà perché questa legge elettorale un terzo dei posti li assegna attraverso collegi uninominali dove la divisione degli altri partiti agevola il centrodestra. Questo consentirà di prendere oltre l’80% dei collegi uninominali italiani e molti seggi. Non è un’ipotesi”.
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