Renzi si scaglia contro Conte: “Linguaggio da mafioso della politica”. Scoppia il caso scorta
Volano gli stracci tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva durante un incontro elettorale a Genova ha preso di petto il numero uno del Movimento 5 Stelle: “Conte ha fatto cadere il governo perché altrimenti il M5s sarebbe scomparso nel 2023. Oggi dice a Palermo ‘Renzi venga qui senza scorta a dire che vuole togliere il reddito di cittadinanza’. È un linguaggio clientelare, sta facendo voto di scambio. Cosa stai facendo Conte? Stai minacciando la violenza fisica? Ti devi vergognare Conte. È incredibile questo modo di fare, Conte sei un mezzo uomo. Questo è un linguaggio da mafioso della politica”.
Conte e Draghi salgono sul ring. Il botta e risposta finisce male: “Non ha alcuna strategia sul gas”
A far perdere le staffe a Renzi è stato il discorso di Conte ad Agrigento, pronunciato proprio in replica all’ex premier che ha definito scandaloso che Conte vada in giro, per il Sud, promettendo che confermerà il reddito di cittadinanza: “Renzi parla di vergogna. Ma se non si vergogna lui, senatore della Repubblica, che si è fatto pagare dagli arabi e ha fatto una marchetta sul Rinascimento Saudita, possono vergognarsi le persone che prendono il reddito di cittadinanza? Lui prende 500 euro al giorno. Secondo voi, tutte queste persone che applaudono prendono tutte il reddito di cittadinanza? Renzi deve fare una cosa, venga, finalmente senza scorta, in mezzo alla gente a parlare, ad esporre le sue idee. Venga a dire che in Italia non occorre un sistema di protezione sociale. Venga a dirlo e non si nasconda”.
Conte preferisce la propaganda alla coerenza
Renzi, oltre all’intervento in Liguria, ha ribadito poi il concetto nei confronti del presidente grillino su Facebook: “Giuseppe Conte ha detto che se il Parlamento cambierà una legge dello Stato, la sua legge sui navigator, è pronto alla ‘guerra civile’. Giuseppe Conte ha detto che io devo andare a Palermo senza scorta a confrontarmi con lui sul reddito di cittadinanza. Senza scorta? Un ex premier che minaccia violenza fisica? Un linguaggio di odio e di aggressione verbale fatto da chi ha occupato le più alte cariche dello stato? Questo riferimento alla violenza fisica è scandaloso. Invito Conte a un confronto civile in televisione, se è capace di dibattere senza minacciare aggressioni. Averlo mandato a casa per portare Draghi a Palazzo Chigi resterà per sempre uno dei più alti servizi che ho reso al mio Paese”.