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Spiagge, scontro Lega-governo sulle concessioni: “Mossa scorretta prima delle elezioni”

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Questa mattina il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo di attuazione della legge sulla concorrenza sulla mappatura delle concessioni, spiagge comprese. E i tre ministri leghisti - Giancarlo Giorgetti, Erika Stefani e Massimo Garavaglia - hanno votato contro. Nuova spaccatura quindi tra il Carroccio e l’esecutivo di Mario Draghi. A spiegare la scelta è stato lo stesso Garavaglia, ministro del Turismo: “I ministri della Lega hanno votato contro il decreto che avvia le mappature delle concessioni. Abbiamo ritenuto fosse scorretto portare un provvedimento del genere all’esame del Consiglio dei ministri a pochi giorni dalle elezioni. Riteniamo che - ha proseguito il ministro - sia più corretto affidare l’esame di simili provvedimenti al nuovo governo. Inoltre - osserva ancora Garavaglia - non c’era alcuna urgenza, visto che il termine per approvare il decreto sulla mappature delle concessioni scade a febbraio del 2023. Il ministero del Turismo non darà l’assenso agli altri decreti in materia che prevedono per norma, a differenza di questo, la firma del Turismo. Se ne occuperà il nuovo governo come è giusto che sia”.

 

 

In una nota i senatori Massimiliano Romeo, capogruppo Lega, e Paolo Ripamonti, relatore del provvedimento sono tornati all’attacco di Draghi: “Nonostante non riguardi il settore balneare in senso stretto, la forzatura fatta oggi dal governo Draghi sui decreti attuativi a tutte le concessioni demaniali, oltretutto, a dieci giorni dalle elezioni, è inaccettabile. La Lega ha, infatti, votato contro. Il nostro impegno sarà massimo affinché si attuino i necessari provvedimenti con il prossimo governo di centrodestra. I decreti attuativi necessitano della firma del ministero del Turismo, quindi li farà il nuovo governo. Il 25 settembre è sempre più vicino e i cittadini potranno finalmente votare per scegliere il nuovo Parlamento e il nuovo governo con cui procederemo a supporto del comparto produttivo balneare”.

 

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