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La sinistra si attacca ai cartoni: Letta e compagni uniti solo Peppa Pig

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La polemica sulla svolta arcobaleno di Peppa Pig, il cartone inglese trasmesso in Italia dalla Rai, irrompe nella campagna elettorale per il voto del 25 settembre. In uno dei nuovi episodi del cartone compare infatti un personaggio con due mamme, e da Fratelli d'Italia è stata avanzata la richiesta che il servizio pubblico pagato dagli italiani col canone non mandi in onda l'episodio. Finita qui? Neanche per sogno, con la sinistra a corto di argomenti - eppure ce ne sarebbero, a partire dal caro bollette - che cavalca l'onda.

 

Il segretario del Pd Enrico Letta non se lo fa dire due volte: "Siamo arrivati a questo, a parlare di Peppa Pig, perché purtroppo la destra questo è, una destra che pone questioni esistenziali su temi su cui non si dovrebbe nemmeno discutere, che dimostra l’arretratezza del nostro paese". In realtà a iniziare era stato Carlo Calenda: "Siamo davanti a una campagna elettorale che è delirante: mentre le aziende chiudono si parla di Peppa Pig". 

 

A convergere con Letta, una volta tanto, è Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi-Sinistra: "Le famiglie arcobaleno esistono, e gli devono essere riconosciuti tutti i diritti. A questo punto, suggerisco a Meloni di eliminare Qui Quo Qua, i tre nipotini che crescono con Paperino".

 

Nel centrodestra, Matteo Salvini troncare di netto la questione, sottolineando che è qualcosa che interessa gli adulti: "Giù le mani da Peppa Pig, da Masha e Orso e da Cenerentola. Per me è prioritario bloccare le bollette della luce e del gas, perché molti italiani non avranno neanche i soldi per pagare il canone Rai che è abbinato alla corrente". E quindi, risponde a chi gli chiede un giudizio, "lascerei ai bimbi il diritto di godersi i cartoni animati, le fiabe che si guardano e si vedono da una vita senza che ci siano innovazioni che interessano più gli adulti dei bimbi. Detto questo, se devo scegliere tra Peppa Pig e bollette scelgo le bollette". Discorso chiuso. 

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