L'Aria che Tira, Ignazio La Russa incontenibile sul dl Aiuti: “Miopia dei partiti e ritmi da terzo mondo”
Si discute del decreto Aiuti contro il caro-energia e l’emergenza bollette nel corso della puntata dell’8 settembre de L’Aria che Tira, il talk show di La7 condotto da Myrta Merlino. Ospite in collegamento Ignazio La Russa, vice-presidente del Senato ed esponente di Fratelli d’Italia, si arrabbia con i suoi colleghi degli altri partiti, ma non solo: “Ma di che parliamo, dei motivi per cui Luigi Di Maio ha litigato con Giuseppe Conte? La cosa più buffa è che prima Di Maio diceva che il centrodestra è litigioso, mi veniva da ridere dopo tutto quello che abbiamo visto all’interno del Movimento 5 Stelle. Il problema è che cosa si può fare oggi e subito in attesa del nuovo governo. Se le forze politiche, e lo dice l’unica di opposizione, capiscono la serietà del momento e la smettano per un attimo, almeno sul decreto Aiuti, di fare campagna elettorale, si può trovare un’intesa e si faccia convertire subito questo decreto”.
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Merlino chiede a La Russa i retroscena di come sia andata la giornata in Senato sul dl Aiuti, la cui approvazione è rinviata a martedì prossimo: “C’è il ritardo incredibile della ragioneria dello Stato, che continua a lavorare con dei ritmi da terzo mondo, lo dico - sbotta La Russa - e me ne assumo la responsabilità. Non è possibile che noi eravamo convocati e fino alle 4 di pomeriggio non era pronto il lavoro della ragioneria. Poi c’era la commissione che doveva valutare gli emendamenti. Alla fine non si è trovata un’intesa perché il M5S, ma non solo, non ha dato l’ok per decidere se votare o meno o ritirare gli emendamenti. Quindi gli emendamenti non sono stati arrivati, il lavoro era arrivato troppo tardi e si temeva che di notte sarebbe mancato il numero legale, quindi il presidente ha correttamente deciso che la cosa meno grave fosse il rinvio di una settimana”.
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“Le responsabilità - prosegue La Russa - sono enormi, è la miopia di non capire che pure in campagna elettorale sugli aiuti non ci può essere differenza, niente puntigli e posizioni da vendere in campagna elettorale. Non lo stiamo facendo noi che siamo all’opposizione - conclude il senatore di FdI - e lo fanno quelli che fino a ieri ci hanno spiegato che questo era un governo meraviglioso e non trovano l’intesa per approvare un decreto del governo che hanno voluto per tanto tempo sugli aiuti ai cittadini”.