Dimartedì, il sondaggio di Pagnoncelli gela Letta: Pd giù, balzo M5s. Dove vola Giorgia Meloni
Fratelli d’Italia è in testa e in crescita, sale il Movimento 5 stelle e cala il Pd. E la forza della coalizione di centrodestra è stabile. È la fotografia scattata dal sondaggio Ipsos per La7 sull’orientamento di voto degli italiani per le prossime elezioni politiche del 25 settembre. Nando Pagnoncelli, presidente dell’istituto Ipsos, ospite martedì 6 sette ambre di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, ha snocciolato i nuovi dati aggiornati sulle intenzioni di voto.
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Pagnoncelli premette che per quanto il dibattito della campagna elettorale è stato molto ricco è stato seguito da una minoranza della popolazione. “Pensate", sottolinea il sondaggista, "meno di uno su quattro (il 22%) dichiara di averlo seguito con molta attenzione, meno di uno su due complessivamente lo ha seguito. E questo significa che solo adesso la campagna sta entrando nel vivo. Vediamo delle oscillazioni nelle intenzioni di voto pur in un quadro abbastanza stabile dal punto di vista di quella che è la forza del centro destra”.
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Secondo il sondaggio Ipsos Fratelli d’Italia è in testa al 25,5% seguito dal Partito democratico con il 21,6% in flessione nelle ultime settimane, il Movimento 5 stelle che invece è in crescita e si attesta al 14,8%. La Lega è all’11,8, Forza Italia segue all’8%, Azione e Italia Viva al 6,5%, l’alleanza Verdi Sinistra Italiana al 3,6%, Italexit di Gianluigi Paragone al 3%, Più Europa al 2,1%, Unione Popolare di Luigi De Magistris 0,7%, Impegno Civico di Luigi Di Maio 0,6%, Noi moderati 0,5%.
Il sondaggio analizza anche la forza delle coalizioni. Il centrodestra è al 45,8%, il centrosinistra al 27,9%, il Movimento 5 stelle al 14,8%, Azione e Italia Viva al 6,5% e le altre liste al 5%. Gli indecisi o gli orientati ad astenersi sono il 37,2%. Ma Pagnoncelli precisa che la distanza, a livello di coalizioni, tra i centrodestra e il centrosinistra è piuttosto ampia e ricorda un dettaglio importante delle elezioni politiche del 2018: “Ma non è ancora deciso nulla, ricordo che nel 2018 un italiano su quattro ha deciso cosa votare nell’ultima settimana”.