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Silvio Berlusconi: voglio un tetto alle multe degli automobilisti

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«Oggi parliamo delle multe che vengono comminate agli automobilisti. E le ragioni ci sono tutte: immaginiamo una famiglia che mentre deve far fronte all’inflazione galoppante, al caro bollette e alle prime scadenze fiscali si vede recapitare dall’agenzia delle entrate una cartella con una multa da pagare». Lo dice Silvio Berlusconi in un video pubblicato sui social dedicato alle "pillole" del programma elettorale.

 

 

 

«È una brutta sorpresa - aggiunge - perché non si tratta di non aver pagato le tasse ma di non aver pagato multe che spesso gli enti locali infliggono in una logica interessata visto che le multe nei loro bilanci sono quasi considerate alla stregua di entrate fiscali. La sorpresa è ancora più spiacevole se si tratta di cartelle che riguardano anche multe vecchie di anni. Ora nessuno vuole dare l’idea che non si debba multare una sosta in divieto o una infrazione al codice stradale ma se la violazione è avvenuta 10 anni fa e lo Stato non è riuscito a riscuotere la multa, buonsenso vorrebbe che si arrivasse ad un compromesso. Anche perché negli ultimi 2-3 anni è cambiato il mondo. È successo di tutto. Due anni di pandemia e ora una guerra accompagnata da una congiuntura economica negativa che si preannuncia come molto grave, costituiscono una vera e propria emergenza. Un funzionario pubblico mi ha detto: è come se nel secolo scorso lo Stato avesse tentato di riscuotere nel 1946 una multa per divieto di sosta del 1939 con una guerra mondiale di mezzo. Sarebbe stato il colmo». «E allora: il nostro Paese è un Paese che ha bisogno di ripartire - dice ancora Berlusconi - di tracciare una linea che segni un nuovo inizio e quindi può accettare che il passato possa essere liquidato pagando il 10-20% dell’ammontare della multa. Ma anche per il futuro bisogna mettere un tetto alle ammende: non si può comminare ad un cittadino che guadagna 1.200 euro al mese una multa di 200 euro. Anche perché molte delle multe riguardano cittadini che, nella gran parte dei casi, l’automobile la usano per andare al lavoro e per accompagnare i figli a scuola. Si deve passare da una logica di abuso a una logica di educazione, di prevenzione e di investimento». Per questo, continua, «abbiamo chiesto ai Comuni di ridurre l’entità delle multe e che almeno la metà dei loro proventi sia spesa per asfalti, sicurezza, educazione stradale e non per rimpinguare le loro casse. Ecco, quindi, un altro punto del nostro programma che speriamo di poter realizzare se voi con il vostro sostegno e il vostro voto, darete a Forza Italia la forza di farlo all’interno della coalizione di centrodestra. Noi ce lo auguriamo e contiamo davvero che dopo il 25 settembre potremo intervenire efficacemente su questi problemi»

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