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Migranti, Luciana Lamorgese cerca scuse per l'invasione: “Non è colpa del mio ministero”

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“Non è colpa mia”. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, è intervenuta al Forum Ambrosetti di Cernobbio e ha argomentato perché secondo lei non sia da imputare a al suo dicastero la responsabilità dell’aumento dei clandestini e degli sbarchi di immigrati sulle coste italiane: “Se ci sono stati aumenti dei flussi dei migranti non è stato perché Lamorgese li ha fatti venire in Italia ma ci sono situazioni di particolare complessità come in Libia dove non abbiamo un interlocutore perché ci sono due governi diversi, o in Tunisia. In un mondo globalizzato il concetto di sicurezza è collegato sempre di più a dinamiche internazionali”.

 

 

Per quanto riguarda l’arrivo dei migranti in Italia Lamorgese ammette che “l’aumento dei flussi c’è stato anche se rileviamo che l’immigrazione non è un tema in cima alle preoccupazioni dei cittadini, in questo momento, quando invece ci sono altri temi che vanno direttamente a toccare il portafoglio degli italiani”.

 

 

Lamorgese si sofferma poi sulla crisi dell’energia: “Nel prossimo governo anche sull’energia occorrerà seguire la linea che è stata data fino adesso perché non si può rischiare che ci sia un inverno particolarmente difficile anche considerando gli aspetti di ordine e sicurezza pubblica. È una preoccupazione che abbiamo anche quando vediamo che le imprese a causa dei prezzi dell’energia e del gas devono chiudere. Abbiamo già ora tante situazioni attenzionate sul territorio nazionale. Sulle bollette auspico che si arrivi a una riduzione in base al lavoro che si sta facendo in Europa. Anche su questo aspetto non può che essere l’Europa a dare la linea a tutti i Paesi. Non può essere - conclude Lamorgese - che ogni singolo Stato vada per conto proprio”.

 

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