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Letta scivola su Maganov. Autogol social: travolto dai messaggi su David Rossi e Mps

Pietro De Leo
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Niente, Enrico Letta non ce la può fare. Per la smania di buttarla sempre sul moralismo, sugli incubi di chissà quale catastrofe nel caso vinca il centrodestra, sulle accuse di connessioni pericolose con i bruti dello scenario internazionale, alla fine si caccia nelle sabbie mobili. L'ultimo caso, ieri. Giunge dalla Russia la notizia della morte di Ravil Maganov, presidente di Lukoil, principale azienda petrolifera dello Stato che aveva assunto una posizione ufficiale contraria alla guerra in Ucraina. Interfax e Reuters riferiscono di una caduta da una finestra di un ospedale di Mosca. Nonostante l'azienda, in un comunicato ufficiale, imputi il decesso ad una grave malattia, questa vicenda si inserisce nel puzzle dei trapassi misteriosi che, dall'invasione in Ucraina in poi, hanno riguardato un certo numero di oligarchi e manager russi. Il leader del Pd non si fa scappare l'occasione, e twitta: «La fine che fanno in Russia i manager che non si allineano. Com'era quella frase? Meglio mezzo Putin di due Mattarella?». Il riferimento è a una vecchia polemica di Matteo Salvini. Un'era politica fa, ai tempi della fascinazione cremlinica della Lega e ben prima, va sottolineato, dell'orribile accelerata sanguinaria di Putin, a quei tempi non immaginabile.

 

 

Comunque è chiaro: il segretario dem prova ad incastonare la vicenda nel racconto della destra brutta e cattiva. Ma mal gliene incoglie. Perché viene subissato di critiche sul social, molte delle quali hanno un filo conduttore: la morte di David Rossi, manager della comunicazione del Monte dei Paschi, avvenuta in una sera di marzo del 2013. Rinfreschiamo: erano i tempi del crack dell'istituto bancario, dell'emersione di quel grumo di potere che, da decenni, aveva legava la banca alla sinistra. In quel clima di inchieste e bailamme giornalistico, il corpo di Rossi volò giù dalla finestra del suo ufficio. Su questa morte, che due inchieste hanno derubricato a suicidio, esistono ancora tanti punti di opacità e cose che non tornano. Dunque, su questo, ieri, si è scatenato il web.

 

 

A partire da Alessandro Di Battista, ex colonna ribellista del Movimento 5 Stelle, che replicando a Letta posta un articolo del Sole 24 Ore, di qualche anno fa, su «70 banchieri uccisi dagli scandali», tra cui figura anche il caso Rossi. Ma ce ne sono molti altri. Secondo un utente i russi «hanno preso come riferimento il Mps evidentemente. Memoria corta». Un altro scrive al leader dem: «Ricorda Siena e David Rossi». E poi ancora: «Niente niente come il povero Rossi caduto dalla finestra del Monte dei Paschi». Insomma, niente da fare, anche in questo caso, Letta tenta la scorciatoia ideologica ma resta impantanato.

 

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