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“Italia a rischio”. Il governo tergiversa sul caro-energia ma annuncia: “No allo scostamento di bilancio”

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Gli italiani e i partiti sono in attesa delle prossime mosse del governo Draghi per far fronte al caro-energia. Laura Castelli, viceministra all’Economia e candidata per Impegno civico alle prossime elezioni, a 24 Mattino su Radio 24 ha escluso che si possa attuare uno scostamento di bilancio e fare ulteriore debito: “La scadenza ultima per il pagamento degli extra profitti per le aziende che hanno questa incombenza è ottobre. Si sta ragionando di misure, se necessarie, per avere ulteriori risorse. Però i fronti sono sempre due. Di certo non parliamo di scostamento di bilancio, lo voglio dire chiaramente, metterebbe a rischio ancora di più il paese e noi crediamo che si debba fare con queste due strade: maggiori entrate grazie al fatto che si è pianificato un anno di crescita e maggiori entrate se sarà necessario con altri strumenti”.

 

 

“Possiamo - dice ancora Castelli - parlare di aiuti, ma la verità è che se non si struttura con grande forza, come stiamo facendo la soluzione nel lungo termine, noi non possiamo pensare di passare la fine del 2022 e tutto il 2023 a erogare risorse. Cioè bisogna trovare soluzioni definitive e queste vengono solo da dalle battaglie più grandi. Abbiamo misure che valgono fino a fine settembre, ma gli aumenti ci obbligano a ragionare non solo di prolungarle, ma anche di alzarli”.

 

 

“La strada che si è intrapresa - ha proseguito la viceministra - sulle grandi aziende energivore, quindi sul sostegno più pesante, sui grandi energivori, sia corretta. Io ho sempre parlato di aziende madri di produzione, queste vanno molto più incentivate ed aiutate, perché tutelano la filiera e impediscono anche il verificarsi di disoccupazione, perdita di posti di lavoro. Quindi stiamo lavorando a diverse cose. Abbiamo la fortuna, mi permetto di dire, di aver impostato tutto un 2022 sulla crescita, tanto che abbiamo raggiunto il record europeo anche qui, quindi le risorse allo Stato entrano. Penso che nel giro di un paio di settimane si riesca a intervenire ancora con degli aiuti”.

 

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