Bollette e caro carburanti, le prime misure del governo. Sconti prorogati al 5 ottobre
Il governo studia nuove misure di sostegno contro l'impennata delle bollette di luce e gas. Sembra si sia ormai vicini alla chiusura, e in particolare - dopo il «no» alla scostamento di bilancio da parte di Palazzo Chigi - il lavoro è dedicato a interventi per attenuare i costi a famiglie e imprese. Sulla questione si sono riuniti il premier Mario Draghi, il ministro all'Economia Daniele Franco e il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani.
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Il provvedimento dovrebbe esser pronto al massimo per l'inizio della prossima settimana, ma non sono escluse accelerazioni. Oltre al credito d'imposta e alla proroga al taglio delle accise sui carburanti per altri 15 giorni (affinché resti l'ombrello dello sconto su benzina e diesel dal 20 settembre in poi, quando scade), quindi fino al 5 ottobre; c'è anche molta attenzione alla partita sugli extraprofitti. Intanto si spera che, dopo le aperture delle ultime ore sul fronte europeo, si possa arrivare alla definizione di un tetto al prezzo del gas. La definizione di un tetto europeo al prezzo del gas sembrerebbe esser vicino; già soltanto gli spiragli di questi ore hanno portato infatti in discesa la quotazione all'hub olandese di riferimento. Un andamento altalenante dei prezzi del gas e forti oscillazioni che per il presidente di Federpetroli Italia Michele Marsiglia - «sono dimostrazione solo di una forte speculazione che si è innescata a seguito del conflitto» in Ucraina.
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«Stanno creando solo panico sui mercati - conclude Marsiglia - e un price cap non ha senso, se dovesse cessare il conflitto, come successo per altre situazioni belliche, tutto ritorna alla normalità».
E intanto palazzo Chigi, quasi a zittire chi accusa il governo di non aver fatto nulla contro i rincari dell'energia, rilancia quanto emerso da uno studio realizzato dal think tank brussellese Bruegel (Brussels European and Global Economic Laboratory), pubblicato nei giorni scorsi: «L'Italia è il secondo Paese dell'area Ue per stanziamenti a sostegno di famiglie e imprese dall'inizio della crisi energetica, da settembre 2021 ad oggi». «Il governo Draghi - evidenzia il report - ha stanziato 49,5 miliardi di euro, una cifra se conda soltanto a quella investita dalla Germania. L'Italia è anche il terzo Paese per spesa in percentuale rispetto al Pil (2,8%). In totale, i paesi dell'Europa hanno stanziato ad oggi circa 280 miliardi». Lo studio di Bruegel, riporta poi Palazzo Chigi, elenca i vari interventi del governo adottati dallo scorso autunno. «Il primo intervento, a fine settembre, ha permesso di compensare l'aumento dei prezzi dell'elettricità e del gas fino alla fine del 2021, utilizzando anche i proventi delle aste per le quote di CO2; a dicembre, il governo è intervenuto per eliminare degli oneri di sistema per gli utenti elettrici, cancellare gli addebiti sulle bollette del gas, aumentare i bonus perle famiglie in condizioni di vulnerabilità economica e sociale; a gennaio sono arrivate nuove misure contro il caro bollette, con un credito d'imposta del 20% per tutte le aziende energivore che avessero riscontrato un aumento del 30% dei prezzi dell'energia rispetto al 2019».
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L'elenco va avanti: «A marzo è stato esteso il bonus sociale a 5,2 milioni di utenti domestici e il governo è intervenuto per ridurre il prezzo della benzina di 25 centesimi fino alla fine di aprile; ad aprile è stata approvata una spesa extra destinata al contrasto dell'aumento dei prezzi dell'energia e al sostegno dei settori produttivi più colpiti dalla crisi, grazie all'azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette per tutta l'estate e l'abbassamento al 5% dell'Iva sulle bollette del gas». E ancora: «A maggio è stato varato un pacchetto di sostegno a famiglie e imprese che puntava anche ad accelerare l'entrata in funzione di impianti di energia rinnovabile e di rigassificazione e al taglio di 30 centesimi per un litro di benzina e di gasolio; a giugno è stato approvato un nuovo decreto per ridurre l'aumento delle bollette, estendendo alcune vecchie misure come la riduzione dell'IVA nelle bollette del gas al 5%». Infine «ad agosto, il decreto Aiuti bis (da 15 miliardi) con risorse per coprire l'estensione delle misure già adottate, come ad esempio il taglio dell'IVA sul gas al 5% e quello del costo del carburante di 30 centesimi al litro, la rivalutazione anticipata delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale».