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Propaganda boomerang per Enrico Letta: il rosso e il nero gli si rivoltano contro

Dario Martini
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Enrico Letta diventa vittima di se stesso. I «manifesti roulette», ribattezzati così perché divisi in due parti, rosso e nero, si sono rivolti contro il segretario del Pd. I suoi avversari hanno sfruttato l'idea per montare una campagna social al contrario. Con il nero Letta voleva evocare il pericolo della destra, da contrapporre al rosso benefico del socialismo e del comunismo. In questo modo invitava subliminalmente gli elettori ad esercitare il voto utile, escludendo gli altri competitor, dal Terzo polo al M5S. I manifesti, concepiti da una società specializzata in comunicazione, sono tutti basati su una contrapposizione di concetti: «Con Putin/Con l'Europa», «Discriminazioni/diritti», «Combustibili fossili/Energie rinnovabili», «Lavoro sottopagato/Salario minimo», «Più condoni per gli evasori/Meno tasse sul lavoro», «No Vax/Scienza e vaccini».

 

 

Matteo Salvini, allora, ha sostituito il nero con il blu, colore simbolo della Lega. Nel rosso, accanto al faccione di Letta, compare la scritta «Candidare antisemiti», in riferimento ai giovani capilista che nei giorni scorsi sono stati travolti dalle polemiche per alcuni post che attaccavano lo Stato ebraico. Nel blu, invece, si legge «Difendere Israele», con il simbolo del Carroccio e lo slogan di queste elezioni «Credo». Sui profili social della Lega i nuovi abbinamenti abbondano: «Prima gli italiani/Prima gli interessi del Pd», «Risolvere l'emergenza bollette/Gridare al pericolo fascismo», «Energia nucleare/No ideologici», «Difesa dei confini/Immigrazione incontrollata», «Flat tax al 15%/Tassa patrimoniale».

 

 

Sui social è gara alla parodia dei manifesti Dem, come quella che invita a scegliere tra «pancetta o guanciale». Letta sta al gioco e risponde: «Guanciale tutta la vita». Anche Calenda decide di approfittare del nuovo "sport". Ecco allora il "ritocchino" al manifesto pro Draghi. Accanto a Letta compare magicamente Fratoianni. Con la scritta «Contro Draghi».

 

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