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Elezioni, Giorgia Meloni apre la campagna elettorale: "Non devo scusarmi per il video di Piacenza"

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C'è bisogno di "un governo di persone che non abbiano padroni. Penso di poter guidare un governo così. Chi ha provato sa che non ci facciamo intimorire, ricattare e comprare". Giorgia Meloni mostra gli artigli nel comizio di apertura ufficiale della campagna elettorale, dopo la chiusura delle liste, in piazza Roma ad Ancona. Poi si toglie più di un sassolino dalla scarpa, partendo dalla polemica scatenata dal video dello stupro di Piacenza diffuso sui social. "Quando il Pd ha pubblicato senza oscurare le immagini della morte di Alika a Civitanova Marche, perché non vi siete posti la questione? Non ho ragione di scusarmi, ho espresso solidarietà", dice la presidente di Fratelli d'Italia ai cronisti prima di salire sul palco. E, quindi, in chiusura di comizio, dopo aver ricostruito la vicenda, sbotta: "È partita un'indagine ma temo solo a danno della sottoscritta, come se io fossi stata la fonte della notizia. Perché qualcuno non ci spiega come è uscito il video? È un po' spaventoso quando ti rendi conto che in questa nazione non tutti hanno lo stesso trattamento. Se una cosa la fa uno della sinistra va bene, se la stessa cosa la fa uno di destra rischia la galera. È egemonia di potere di una sinistra terrorizzata".

I toni della campagna elettorale sono già accesi e la leader di FdI chiude l'intervento dal palco con fermezza: "Non sarà facile ma io non ho paura. Sono disposta a combattere questa battaglia. Io sono pronta. Voi siete pronti? C'è gente che ha paura di una forza politica che non ha paura, che non si fa ricattare e che non guarda in faccia a nessuno. Il 25 settembre dipenderà dagli italiani".

Dalla "gestione dignitosa del fenomeno dell'immigrazione legale" ad una possibile revisione del Pnrr, fino alle critiche all'Ue, che "non ha ritenuto di studiare una strategia di approvvigionamento energetica seria", Meloni affronta più di un tema dal palco. Non manca poi un nuovo attacco frontale al reddito di cittadinanza: "È stato detto che io odio i poveri: curioso visto che non vengo da una famiglia particolarmente agiata. Proprio perché voglio combattere la povertà, dico che il reddito di cittadinanza non possa essere la soluzione".

E non solo. La presidente di Fratelli d'Italia dal palco di Ancona lancia una provocazione agli altri leader: "Avete sentito una proposta vagamente seria, di questo secolo? A me piace parlare dei problemi di oggi e dare qualche soluzione. Io credo che la sfida sia liberare le energie". Ma nello stesso tempo Meloni ritorna sul botta e risposta a distanza con il segretario del Pd, Enrico Letta, a proposito delle "devianze" e sottolinea: "La Meloni dice che gli obesi sono dei deviati. Figuratevi se io che obesa lo sono stata e sono stata bullizzata potessi dire una cosa del genere. Mi ha salvato lo sport, perché lo sport ha salvato un sacco di gente. Si può dire o non si può dire?".

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