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Elezioni politiche 2022, rush finale dei partiti sulle candidature

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Partiti al rush finale per completare le liste dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre che tra domani e lunedì dovranno essere depositate negli uffici elettorali delle Corti d'Appello della penisola. Ore decisive per Forza Italia. Nonostante il 'gabinetto di guerra' in corso a Villa Certosa, residenza estiva di Silvio Berlusconi in Sardegna, l'intesa non è ancora stata chiusa ed è probabile che sarà necessaria ancora una notte per definire gli incastri. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, alla fine dovrebbe correre in Basilicata, mentre la capogruppo Fi a Montecitorio, Anna Maria Bernini, a Padova. Sempre per quanto riguarda il Senato, sarebbe in dirittura d'arrivo la candidatura in Molise del patron della Lazio, Claudio Lotito, che tuttavia - interpellato da LaPresse - ancora non conferma né smentisce. Unica certezza, al momento, è Berlusconi si candiderà nell'uninominale a Monza e nel proporzionale in Campania e in Lombardia. 

 

FdI è l'unica forza politica a non dover fare i conti con il numero di seggi. Il partito di Giorgia Meloni avrebbe chiuso le liste che vedono la riconferma di tutti gli uscenti (con due posti blindati in Senato per i fedelissimi Ignazio La Russa e Daniela Santanché). Le uniche novità rispetto ai nomi già filtrati potrebbero essere l'ok alla candidatura di Raffaele Fitto, che dall'europarlamento traslocherebbe così alla Camera, e del governatore siciliano Nello Musumeci al Senato. Ancora attesa per i nomi della Lega nel proporzionale. Ieri nella sede di Via Bellerio a Milano, Matteo Salvini ha completato il puzzle degli uninominali, che vedono schierati tutti i big di governo, i capigruppo e i vice segretari.

 

Questa mattina Salvini - che non correrà nell'uninominale - ha annunciato la sua candidatura come capolista per il Senato in Basilicata, mentre il fondatore del Carroccio Umberto Bossi correrà per la Camera, nella 'sua' Varese.

Lato centrosinistra, è da registrare in giornata il passo indietro del segretario regionale del Pd in Basilicata, Raffaele La Regina, investito dalle polemiche per un suo post sulla legittimità dello Stato di Israele. Al suo posto, come capolista alla Camera, il segretario dem, Enrico Letta, ha scelto di schierare il sottosegretario Enzo Amendola, che ha accettato la candidatura, mentre a cascata Filippo Sensi, oltre che nel plurinominale Lazio 2, sarà candidato anche per il Senato anche in Campania 1, rinunciando al contempo al collegio uninominale Roma 3. Un seggio nell'uninominale di Roma è stato così offerto da Letta a Rossella Muroni, ex presidente di Legambiente.

 

Ultimi ritocchi anche nelle liste di +Europa: Emma Bonino è confermata a Roma centro, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi rispettivamente a Milano e a Torino centro, entrambi per la Camera. E nella coalizione dei democratici e progressisiti, in quota +Europa, spunta anche il sindacalista Marco Bentivogli come candidato per il Senato ad Ancona. Lavori ancora in corso - infine - al Centro: per Terzo Polo, il leader di Azione sarà candidato nell'uninominale a Roma insieme alla ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti. Maria Elena Boschi sarà capolista alla Camera in Calabria e nell'uninominale Roma 1. Non pervenute, ancora, la candidatura di Luigi Di Maio né gli altri nomi di Impegno Civico.

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