Medvedev provoca gli italiani, abbocca solo la sinistra. Comiche elettorali tra Russia e voto
Il ciclone Dmitry Medvedev si abbatte sulla campagna elettorale. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia ha esortato su Telegram i cittadini europei a «punire» per la loro «stupidità» i governi europei usando la «potente leva» delle urne.
L'entrata a gamba tesa dell'ex presidente russo non fa altro che alzare la temperatura del dibattito politico. Il primo a intervenire è il ministro degli Esteri e leader di Impegno civico, Luigi Di Maio, che sbotta: «Sono delle ingerenze inaccettabili e tutta la politica italiana dovrebbe condannare queste cose. Ne va della libertà e della sicurezza della nazione». E ancora: «A me preoccupa il silenzio assordante di Conte e della destra italiana sul tetto massimo al prezzo del gas. Stanno facendo gli interessi della Russia e non degli italiani». Il Pd non è da meno. Il segretario, Enrico Letta, è tranchant: «La Russia ha deposto la scheda nell'urna» e punta a «cambiare il corso della politica estera italiana che è stata fin da subito molto chiara nello stare con l'Ue e l'Alleanza atlantica».
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«Noi - rimarca - dobbiamo riconfermare questa scelta ed è chiaro che il voto del 25 settembre sarà anche su questo. Tutti i partiti politici dicano no alle interferenze». Il leader leghista, Matteo Salvini, dal canto suo, la fa breve: «Voteranno gli italiani, non i russi o i cinesi, e quindi all'estero possono dire quello che vogliono. Voteranno uomini e donne in base a quelli che sono i loro valori e i loro interessi».
In casa FdI interviene poi il presidente dei senatori, Luca Ciriani, a detta del quale «le accuse mosse dagli esponenti della sinistra nei confronti del centrodestra sono risibili quasi quanto le dichiarazioni di Medvedev». A poco meno di un mese dalle elezioni, insomma, la preoccupazione cresce. Il rischio di ingerenze straniere, tra l'altro, è stato «denunciato» dal Copasir «da tempo».
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Parola del presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Adolfo Urso, esponente di FdI, che nei giorni scorsi aveva scritto ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, per segnalare la questione e per far presente che il Copasir si sarebbe riunito anche ad agosto. E oggi si terrà alle 13 una riunione con all'ordine del giorno la proposta di Relazione del Comitato sull'attività svolta e pure questo tema sarà sul tavolo. «La dichiarazione grottesca di Medvedev - sottolinea Urso - è solo la punta dell'iceberg, dobbiamo aumentare consapevolezza e resilienza anche perché l'Italia è tassello fondamentale della difesa occidentale e atlantica e quindi paese target».