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Elezioni politiche 2022, Flavio Briatore svela tutto sulla candidatura. Cosa farà il manager

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«Non mi candido. Se ne è parlato ma non c’è stato alcun tipo di approfondimento. Sono rientrato in Formula 1, ho 1.500 dipendenti nel settore "Food and Beverage" e voglio dedicare tempo a mio figlio. Non posso fare altro». Flavio Briatore parla con l’AGI e chiarisce che non sarà nelle liste alle elezioni del 25 settembre, benché negli ultimi giorni si siano rincorse ipotesi e indiscrezioni sulla sua "discesa in campo". Tuttavia non rinuncia a spronare i partiti. «Spero che mettano dei ministri, dei sottosegretari e dei consulenti bravi, gente che capisce, che non stia lì soltanto per meriti politici. I partiti devono imbottirsi di persone brave, in Italia ce ne sono tante». La sfida è complicata: «Risollevare il Paese che, come una grande azienda, è fatto di persone preparate. I partiti devono assumersi la responsabilità. Ci aspettano grandi sfide - aggiunge Briatore - Avremo molte incognite nel mondo, l’inflazione che continua a correre, il costo altissimo dell’energia che mette a dura prova le imprese».

 

 

 

 

Il manager si rivolge ai politici, impegnati in queste settimane in programmi e candidature: «Devono pensare che solo le aziende possono salvare il Paese e devono investire su di esse». Sul reddito di cittadinanza, uno dei punti più discussi nella campagna elettorale, Briatore precisa che «è giusto salvaguardare chi è più debole» ma avverte: «È ingiusto dare salari a gente che non fa niente». Non si sbilancia su chi conquisterà Palazzo Chigi anche se teme che «alla fine vinceranno tutti, è incredibile quello che succede in Italia». In ogni caso, conclude, «speriamo che la destra abbia una forza tale per governare e che facciano cose importanti».

 

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