Programma Lega, il "Credo" di Matteo Salvini: nucleare, quota 41 e confini blindate
«Credo». La campagna elettorale della Lega è cominciata. Il segretario Matteo Salvini riassume in una parola il senso del suo impegno politico, il programma elettorale della Lega e i motivi per i quali gli italiani il 25 settembre dovrebbero votare per lui. La Lega svela la parola chiave della propria campagna elettorale illuminando, venerdì sera, quattro luoghi simbolo: il porto di Lampedusa, l'Agenzia delle Entrate e la sede Inps a Roma, la stazione Centrale di Milano.
La luce con la scritta «Credo» - già apparsa nei giorni scorso in tutta Italia su manifesti senza riferimenti politici ma con i colori del logo elettorale: bianco, giallo e blu - viene proiettata in quei quattro siti per sottolineare i punti cardine del programma leghista (declinato in oltre 200 pagine): immigrazione (porto di Lampedusa); pace fiscale e flat tax (Agenzia delle Entrate); abolizione della legge Fornero e Quota 41 (sede Inps); sicurezza (stazione Centrale di Milano). In poche ore dal lancio, l'hashtag #credo si piazza in vetta tra le tendenze su Twitter e lo rimane per tutta la giornata di ieri.
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«Grazie a chi sta ancora twittando con l'hashtag #credo che mantiene le posizioni più alte delle tendenze Twitter da 20 ore Avanti tutta!», cinguetta il leader leghista.
Quanto alla parola chiave della sua campagna elettorale, Salvini sottolinea che «non c'è futuro senza credo. Credere è il motore di tutto. Della vita, del lavoro, dello sport, dello studio, perfino dell'amore».
«Luce sull'Agenzia delle Entrate - prosegue il segretario di via Bellerio - perché credo in un fisco più equo, nella pace fiscale e nella flat tax. Luce sulla sede dell'Inps perché credo in pensioni dignitose, nella cancellazione della legge Fornero, in Quota 41, nel ricambio generazionale per offrire ai giovani un primo impiego decoroso. Luce su Lampedusa, porta d'accesso all'Europa, perché credo nel controllo dei confini, nella bellezza dell'Italia, nella necessità che nessun cittadino vada dimenticato o lasciato indietro.
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Luce sulla stazione Centrale di Milano, perché credo debba essere simbolo di sicurezza, modernità, velocità anziché ritrovo di sbandati. Credo nell'Italia, credo negli italiani», conclude Salvini.
Sui profili social del partito appaiono le grafiche con i punti cardine delle duecento pagine del programma leghista-contenuti anche nel programma di governo approvato dai leader della coalizione di centrodestra: pace fiscale e flat tax al 15%; indipendenza energetica e nucleare sicuro; stop alla legge Fornero e Quota 41; stop agli sbarchi; Iva zero su pane, pasta, riso, latte, frutta e verdura.
Salvini “Da Lega e centrodestra idee giuste per risollevare il Paese”
Come annunciato venerdì sera, ieri alle 10 Salvini diffonde una lunga lettera aperta in cui snocciola gli obiettivi della Lega e ribadisce i propri valori. Agli elettori, il segretario leghista spiega di aver «cominciato a far politica da giovanissimo perché credevo e ancor più oggi credo nella lealtà e nell'onestà, in un futuro migliore per i nostri figli. Mi rattrista il progetto di una società senza radici, senza identità e qualità, che non crede più a nulla». Salvini sottolinea che il programma leghista è «chiaro, concreto e di buon senso, perché riparte da promesse già mantenute, riforme già fatte, soluzioni già trovate e sperimentate». «La Lega e il centrodestra-assicura - hanno le idee giuste per risollevare il nostro splendido Paese». Nella lettera, Salvini svela anche altri punti-cardine del Carroccio: giustizia sociale e merito; tutela dei soggetti fragili; giustizia giusta e certezza della pena; lavoro e pensioni dignitose; una sanità che non lasci indietro nessuno; difesa dell'Italia, della sua sicurezza e dei suoi confini; indipendenza energetica; tutela della famiglia e incentivi alla natalità; autonomia; cura dell'ambiente; made in Italy. «Credo che tutti debbano essere aiutati a sviluppare i propri talenti, per migliorare la condizione sociale - conclude la lettera Salvini - Credo nella pace tra i popoli e nella pace sociale. Nella storica collocazione internazionale dell'Italia, nell'equilibrio, nella diplomazia. Nella forza dell'errore perché ti aiuta a migliorare. Credo nell'Italia e negli italiani. Il 25 settembre - assicura il leader leghista - sarà un bellissimo giorno dilibertàe partecipazione. Sarà un'occasione storica per il nostro grande e straordinario Paese».