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Sondaggi politici, Antonio Noto avverte Calenda: il significato del Terzo polo

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Il Terzo polo è appena nato ed è già travolto dalle critiche. Nel mirino è finito principalmente il leader di Azione Carlo Calenda, reo di aver stretto e fatto saltare nel giro di pochi giorni un accordo con il Pd e poi di averne stretto un altro con Matteo Renzi dopo che aveva giurato che non sarebbe mai accaduto. A criticare Calenda è il sondaggista Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, istituto indipendente specializzato in ricerche e analisi di mercato.

Intervistato dall'AdnKronos il sondaggista spiega: "L'obiettivo del Terzo polo di raggiungere e superare la doppia cifra è perseguibile. Azione e Italia viva insieme fanno il 10%, tuttavia in politica 1+1 non fa mai 2, ma 1,5. A generare consenso è la costruzione della identità di una proposta politica, di un progetto condiviso per il futuro, di un centro certo, non di un cartello elettorale che non è una proposta per l'Italia ma una tattica per entrare in Parlamento".


Poi, rispondendo alla domanda su una possibile divisione da Renzi dopo le elezioni, Noto sferra l'affondo al leader di Azione: "Calenda ha commesso un errore. Con questa dichiarazione ha lasciato aperta la possibilità che una volta in Parlamento possa esserci una divisione da Renzi. Così si disorienta l'elettore e non si genera consenso. Gli elettori hanno bisogno di sicurezza". E sulla nascita del Terzo Polo avverte: "Calenda e Renzi hanno assolto al primo step, unirsi. Da domani devono pensare al secondo, rivolgersi agli elettori. La classe politica non lo ha ancora fatto e finché ciò non avverrà è aleatorio parlare di percentuali stimabili" sottolinea il sondaggista dando anche un consiglio sulle prossime mosse da realizzare ai due leader che devono "offrire certezze, non sollevare dubbi su ciò che potrebbe accadere dopo. Al limite tacere, non dire. Serve un centro non un cartello elettorale, che non è una proposta per l'Italia ma una tattica per entrare in Parlamento" ribadisce Antonio Noto. 

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