Il messaggio di Matteo Renzi ai suoi, chat roventi e grandi manovre per il terzo polo con Carlo Calenda
"Parlo io, attendiamo le prossime ore. Niente attacchi". Poche righe, la comunicazione via chat ai suoi di Matteo Renzi serve a frenare chi aveva intenzione di ironizzare sulle mosse di Carlo Calenda e lascia presagire la possibilità che si apra sul serio un canale con quest’ultimo in vista delle elezioni. Il leader di Azione, dopo aver rotto con il Pd, non ha chiuso la porta all’ex premier. I fedelissimi lo descrivono ancora tentato nel correre da solo ma già il fatto di aver detto "vediamo" all’eventualità di un confronto con il leader di Italia viva è il segnale che i due torneranno a parlarsi. Dopo l’incontro di qualche settimana fa e oggi il dietrofront del leader di Azione che ha stracciato il patto con il segretario dem Letta dal programma tv di Lucia Annunziata.
Gelo di Letta: l'unico alleato di Calenda è se stesso. Botta e risposta dopo lo strappo
L’operazione "terzo polo" moderato comunque è tutta da costruire. Renzi ha parlato di "opportunità straordinaria", l’affondo al leader di Azione su Calenda è arrivato da Pizzarotti, nell’annunciare che la Lista Civica Nazionale correrà con Iv. "Dopo molti giorni di balletti indecorosi abbiamo deciso di stare con chi a queste danze non ha partecipato. Saremo con Matteo Renzi", ha osservato l’ex sindaco di Parma. Il ragionamento dei renziani parte dall’assunto che l’ex presidente del Consiglio non si è spostato di un millimetro, ora tocca a Calenda accodarsi nel terzo polo.
Calenda torna nell'arena di Twitter, come replica agli attacchi del Pd
Renzi aveva invitato più volte Calenda a sottrarsi dall’abbraccio del Pd, "lui - osserva una fonte - è rimasto coerente fino all’ultimo, è rimasto sempre al centro". In Azione ora c’è chi è convinto che i due non potranno farsi la guerra, al di là della questione delle firme in vista delle urne ("Siamo pronti a raccoglierle", ha detto Calenda dalla Annunziata). Per Italia viva un accordo con Azione vale oltre il 10%, "ora il Terzo polo diventerà competitivo", la linea, l’obiettivo è arrivare al 15%.
Dopo lo strappo per Azione ora c'è l'incognita delle firme