Emergenza migranti, Matteo Salvini vuole il commissario straordinario: duello tra Figliuolo e Bertolaso
“Sarà la quinta volta che vengo a Lampedusa, vedo che altri pontificano, da Letta a Renzi, da Calenda a Speranza. Non so quante volte siano venuti a Lampedusa, credo mai, ad ascoltare i lampedusani. Ma se vivi su internet i pescatori non li incontri, i cittadini non li incontri”. Matteo Salvini conclude la sua due giorni a Lampedusa e si focalizza ancora una volta sul tema migranti, raccontando pure un aneddoto: “Ieri un armatore mi ha detto ‘Quando lei era ministro qui non c’erano problemi’ e appena tornerò al Governo sarà così”.
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“Stiamo maturando l’idea un commissario straordinario che arrivi dall’Esercito a gestire i flussi, dei controlli per non gravare solo sulle questure e le prefetture”, ha rivelato ancora il numero uno della Lega parlando con i giornalisti presenti sull’isola. “La soluzione non è quella di riempire l’Italia di centri per immigrati. Non capisco l’apertura di un centro di accoglienza a Pantelleria, significa dire ‘Avanti c’è posto per tutti’”. E quando i cronisti gli chiedono chi potrebbe essere, dice: “Penso ad un nome come quello di Francesco Paolo Figliuolo, oppure come Guido Bertolaso”. Poi lancia ancora la sua autocandidatura al Viminale: “In tanti mi dicono che non vedono l’ora che arrivi il 25 settembre, io dico che il 26 settembre non ci saranno miracoli ma riporteremo al governo un po’ di serietà e di dignità e coerenza”.
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