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Elezioni, si spacca l'alleanza Italexit-Alternativa. Paragone: "Non siamo taxi"

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Era appena iniziata ed è già finita. Sfuma la lista unica Italexit-Alternativa per le prossime elezioni politiche del 25 settembre. Un'alleanza elettorale, tra Gianluigi Paragone (ItalExit) e Pino Cabras (Alternativa), che aveva unito i partiti "no green pass" per provare a tornare in Parlamento. Il motivo della rottura sarebbe la proposta di candidatura che Paragone avrebbe offerto a due volti di Casapound. L'idea non è piaciuta al partito di Cabras e Forciniti che hanno stracciato l'accordo.

 


 

"Nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza, anche in ruoli di capolista, di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista. Non vogliamo che le liste siano condizionate dal peso ideologico di esponenti del fascismo nostalgico favoriti dal meccanismo delle  liste bloccate" hanno spiegato gli ex cinquestelle. E Paragone non ha tardato a replicare intestandosi inoltre la rottura: "Italexit per l'Italia ha deciso di non formare una lista unica con Alternativa alle prossime elezioni politiche. Italexit voleva riunire intorno a un unico progetto le forze che in questi mesi si sono opposte al green pass, al vaccino obbligatorio e alle imposizioni sanitarie dei governi Conte e Draghi, senza discriminarne nessuna. Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che l'unico interesse di Alternativa era di ottenere posizioni in lista e di usare ItalExit come un taxi per il Parlamento" ha sottolineato il senatore di Italexit. 

 



 

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