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M5S, Virginia Raggi ha fatto arrabbiare tutti. Alessandra Todde a difesa di Giuseppe Conte: ennesima frattura

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La viceministra al Mise e vicepresidente del M5S, Alessandra Todde, intervistata da Radio Cusano Campus, rimanda al mittente le critiche rivolte ai vertici pentastellati da Virginia Raggi, che si è sfogata con un lungo post su Facebook in vista delle elezioni del 25 settembre. “Io rispetto il pensiero di tutti, noi abbiamo delle regole chiare e credo che sia sacrosanto che un leader politico abbia voce in capitolo sulle liste. Questo è il mento di unire le forze, non è il momento delle divisioni. Dobbiamo mettere da parte i personalismi e pensare ai cittadini che sono preoccupati per il futuro e non per le brighe interne o le polemiche alimentate da qualcuno” ha detto Todde, schierandosi dalla parte di Giuseppe Conte.

 

 

“Il M5S - ha sottolineato Todde - correrà col suo programma. Con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni abbiamo molti temi in comune e se ci si incontrerà sul programma credo che sarebbe cosa giusta provare a costruire un percorso. Noi stiamo lavorando su un’agenda chiara, sociale, ecologista, progressista, di sinistra, e sono convinta che lo spazio per lavorare si possa costruire. Quel campo largo è un minestrone assurdo e i cittadini non riescono a capire quali ricette condividano viste le infinite contraddizioni”. “Sto leggendo cose assurde. Il programma della destra per i nostri giovani prevede il ripristino del servizio militare e le multe per chi non accetta un lavoro. Io credo davvero che i cittadini debbano domandarsi che Paese vogliono perché alcune ricette fanno davvero paura e noi non le condividiamo” ha dichiarato ancora la grillina.

 

 

Che poi è tornata ad affrontare il tema legato a Luigi Di Maio e al suo addio con conseguente scissione del Movimento 5 Stelle: “Distinguiamo tra personale e politico. Quando si prendono posizioni ambivalenti in cui si dice sempre tutto e il contrario di tutto, arriva il momento in cui bisogna spiegare alle persone perché si sono fatte determinate scelte. Di Maio ha portato avanti la scissione più grande della storia repubblicana e ha fatto affermazioni molto gravi sul M5S, come mettere in dubbio la nostra collocazione euroatlantica su cui noi non transigiamo. Ora i suoi problemi, e mi sembrano tanti, non sono più un problema del Movimento. Nel Movimento c’è un tema che è sacro. Il mandato che i cittadini ti danno. Quando si cambia casacca ci si dimette e si richiede il voto alle persone. In politica - la frecciata finale di Todde - serve coerenza”.

 

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