Controcorrente, “siamo in fascia protetta...”. Matteo Renzi a valanga su Luigi Di Maio: la frase che non si può dire
La decisione di Enrico Letta e Carlo Calenda di stringere un accordo in vista delle elezioni del 25 settembre porta con sé anche l’offerta del Partito Democratico a Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri ed ex big del Movimento 5 Stelle ha ricevuto la mano tesa dai dem, una storia che Matteo Renzi non ha mandato affatto giù vista l’eterno scontro tra le posizioni di Giggino e quelle della sinistra negli scorsi anni. Il leader di Italia Viva non nasconde affatto il suo sdegno per la scelta di Letta nel suo intervento a Controcorrente, talk show di Rete4 condotto da Alessandra Viero: “Non ci fermano, non è che se mi dicono 'ti diamo il seggio, ti diamo il diritto di tribuna, ti diamo tre posti' cambia qualcosa. Io mi chiamo Matteo Renzi, non mi chiamo Luigi Di Maio. Io del diritto di tribuna sa cosa me ne faccio? Siamo in fascia protetta non possiamo dirlo”.
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“Sono tanti - dice ancora Renzi intervistato nella puntata del 2 agosto - quelli che non vogliono vedere il simbolo del Pd nelle mani di Di Maio. Perché siamo alla contraddizione che chi fatto il governo del Pd, con gli 80 euro, il jobs act, industria 4.0, le unioni civili, la legge sul dopo di noi, la legge sull’autismo è considerata non idonea a stare con il Pd. E nel Pd mettono quel Di Maio che aveva sempre parlato male e sparlato del Pd. Io penso che saremo la vera sorpresa e prenderemo il 5% dei voti, è il nostro obiettivo”.
Secondo @matteorenzi sono tanti quelli che non vogliono vedere il simbolo del Pd nelle mani di Luigi Di Maio. #Controcorrente pic.twitter.com/pjVUYDmhWz
— Controcorrente (@Controcorrentv) August 2, 2022