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In Onda, il sondaggio di Mannheimer rivela le cifre di Azione: a quanto può arrivare Calenda

Giada Oricchio
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Fra destra e sinistra, spunta il centro: Azione di Carlo Calenda e soci possono arrivare al 10% alle elezioni politiche del 25 settembre. In collegamento con il programma In Onda, Renato Mannheimer ha analizzato il peso specifico in termini di voti del dialogo a distanza tra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader di Azione Carlo Calenda per una coalizione in grado di mettere il fiato sul collo al centrodestra, dato in netto vantaggio.

La co-conduttrice Marianna Aprile, insieme a Luca Telese, gli ha chiesto: “Calenda vale di più dentro o fuori dall’alleanza?” e il sondaggista di Eumetra, numeri alla mano, non ha avuto esitazioni: “Fuori vale. Se poi questi pezzi riuscissero a mettersi d’accordo anche con Renzi costituirebbero più del 10%. Un grande polo di attrazione politica, anche se qualcuno lo chiama pollaio. Pure dentro il Pd Calenda attrae molti voti”.

L’ex candidato sindaco di Roma sembra aver intercettato un’area di consenso in cerca di padrone, tuttavia, è presto per cullarsi sugli allori: “Vorrei aggiungere – ha detto Mannheimer – di non fidarsi dei sondaggi. Lo dico io! Sono la fotografia di oggi che va cambiata con la campagna elettorale, quindi può cambiare tutto. Ci sono tanti elettori indecisi, sono moltissime le persone che non sanno ancora come votare”. Poi l’ultimo avvertimento: “Se Calenda si affida a quel 7% fa male. Deve affidarsi al suo programma, come fa spesso. Può arrivare anche al 10% se aggregasse altri del centro”.

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