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Elezioni, Pd Modena insorge contro Di Maio: "Non lo vogliamo, ci chiamava il partito di Bibbiano"

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"Non lo vogliamo, ci chiamava il partito di Bibbiano". Sono insorti così i militanti dem di Modena sull'ipotesi, circolata in questi giorni, di candidare Luigi Di Maio a Modena, in un collegio considerato "sicuro" da parte del Pd. Il retroscena, ribadito nelle pagine de "Il Giornale", è stato smentito dai diretti interessati. Enrico Letta ha parlato di "fake news e di invenzione giornalistica pura" mentre l'ex grillino ha spiegato a 'Mezz'ora in più': "Entro il 14 agosto bisogna presentare simboli e coalizione, poi le liste. Ma se non esiste una coalizione, come si fa a trattare i collegi?" 

 

 

 

 

È bastata la sola ipotesi di una candidatura di Luigi Di Maio per far infuriare e mobilitare le dirigenze locali del Pd che non hanno la memoria e ricordano i violenti attacchi di cirac tre anni fa del ministro quando era ancora in quota 5 stelle. Luigi Di Maio aveva infatti giurato che non si sarebbe mai alleato "con il partito di Bibbiano", era questo il modo con cui parlava con disprezzo del Partito democratico. La polemica sembra però rientrata. "Nelle ultime ore ci si è concentrati troppo su fantasiose ipotesi di candidatura che non hanno alcun legame con la realtà" si legge in un post su Facebook della pagina del Pd Modena.

 

 

 

 

"Siamo consapevoli che, essendo il PD il perno di un'ampia alleanza democratica e progressista, potranno esserci accordi che porterebbero alla candidatura dalle nostre parti di 'big' di livello nazionale. È il prezzo che paga la forza politica più grande e responsabile di una coalizione nei territori dove è più radicata. Quello che è importante, davvero importante, è che al centro di questa campagna elettorale ci siano proposte forti che rispondano ai bisogni e alle aspettative delle cittadine e dei cittadini e che la rosa di nomi indicati dalla Federazione Provinciale sia davvero di qualità e rappresentanza della società modenese. Concentriamoci su questo, sui social, al bar, nelle piazze e anche in spiaggia: promuoviamo le nostre idee e perdiamo meno tempo nella rincorsa di illazioni senza alcun fondamento" conclude il post.



 

 

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