Controcorrente, Gianluigi Paragone annuncia la guerra: "Fuori da Palazzo, saremo molto pericolosi”
La puntata del 30 luglio di Controcorrente si apre con un servizio sul Movimento 5 Stelle e Alessandra Viero, conduttrice del programma che va in onda su Rete4, chiede lumi a Gianluigi Paragone, senatore e leader di Italexit della situazione all’interno del movimento grillino. Ma lui fa scattare una denuncia in vista delle elezioni del 25 settembre: “Questa democrazia sta subendo una ferita, grande o piccola lo stabilirete voi, chi non fa parte di una certa logica di Palazzo, che sia opposizione o maggioranza, ma sta fuori dal pericolo del mainstream, quindi anche Italexit, deve passare agosto a raccogliere le firme, altrimenti non possiamo e non potremmo concorrere a queste libere elezioni, che sono così libere che una parte deve passare agosto ad inseguire i cittadini in vacanza. Non è una cosa di poco conto, qui c’è una regola del gioco che viene abbondantemente violata. Chi non fa parte del sistema deve passare agosto a raccogliere le firme. Se per voi è esercizio democratico questo…”.
Le firme per presentare le liste? Oltraggio alla democrazia e bavaglio all'opposizione
La conduttrice prova a spostare nuovamente il focus sul M5S e stavolta Paragone va dritto al punto: “I Cinquestelle sono la grande delusione per molti, qualcuno ci credeva sul serio, qualcuno, come il sottoscritto, ci ha messo anche la faccia. Ma ormai sono diventati parte di quel Palazzo che sta brigando per salvare il proprio deretano, per avere la seggiola ben incollata al sederino, in modo tale che possa andare avanti nel tradimento. Ecco perché brigano per evitare che le elezioni possano prevedere una forza outsider come Italexit”.
“Italexit fatta fuori”. La denuncia social di Paragone, pronta la protesta
“Quella parte - ritorna al suo discorso iniziale Paragone - che non riuscirà a trovarsi dentro lo schema democratico, ve lo ritroverete fuori dai Palazzi, ma saremo molto pericolosi”. In sottofondo a borbottare c’è Giampiero Mughini: “Così diventa un comizio…”.