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In Onda, Parenzo sbotta su Gelmini e Carfagna: “Ai festini? Orribile”. E la frase diventa un caso

Giada Oricchio
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“Dichiarazione orribile e inelegante”. David Parenzo e Concita De Gregorio, conduttori del talk politico In Onda su LA7, venerdì 29 luglio, criticano le parole del governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio su Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Ma cosa è successo? Renato Brunetta, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini hanno lasciato Forza Italia in dissenso con la decisione di Silvio Berlusconi di “appiattirsi” sulle posizioni di Lega e FdI per far cadere il governo Draghi e andare al voto anticipato. Le due ministre sono entrate in Azione, il partito di Carlo Calenda.

Tra le reazioni e i commenti piccati degli ex alleati, ha suscitato particolare sdegno quella del presidente Marco Marsilio, eletto nelle fila di Fratelli d'Italia. In un’intervista a SkyTg24 ha dichiarato: “A me dispiace vedere due care amiche fare quella scelta. Auguri per il loro percorso politico, dopodiché due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l’Europa dalla cattiva destra sovranista”.

 

 

 

 

Immediata la replica di Calenda: “Un “uomo” che si esprime come Lei dimostra di essere un piccolo troglodita” e del Pd che lo ha accusato di “offendere tutte le donne”. L’argomento ha aperto la puntata di In Onda: David Parenzo ha definito la dichiarazione di Marsilio su Carfagna e Gelmini “piuttosto polemica e sprezzante. Tranquillamente orribile”, mentre Concita De Gregorio ha aggiunto sarcastica: “Bello...elegante”.  A stretto giro, il governatore abruzzese ha aggiustato il tiro: stava solo ricordando che quando Gelmini e Carfagna erano in Forza Italia, la sinistra ne aveva una tale scarsa considerazione, mentre il passaggio ad Azione le aveva “riabilitate” agli occhi di Pd e soci. Poi ha aggiunto: “Denuncerò sempre l'ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra che, per decenni, ha massacrato mediaticamente queste persone e che oggi esprime loro una solidarietà pelosa e interessata. Non permetto di mistificare le mie parole e di inventare casi nella vecchia e tradizionale tattica propagandistica della scuola comunista”.

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