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Governo, Giorgia Meloni ha già la squadra pronta. Da Guido Crosetto a Cesare Pozzi: la lista dei ministri

Luca De Lellis
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Giorgia Meloni si prepara a governare il Paese. Se il centrodestra riuscirà a raggiungere la maggioranza assoluta, sarà proprio la leader di Fratelli d’Italia a scegliere il Premier secondo l’accordo trovato con gli altri due esponenti della coalizione: Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. In diverse occasioni ha dichiarato che il suo partito è “pronto a governare”. La leader conservatrice è uscita dalla logica “familiare” del suo partito, stringendo relazioni con dirigenti del mondo delle imprese e delle istituzioni, che potrebbero condurre a una lista di ministri il più possibile preparata a una sfida così importante come quella di governare l’Italia. Un componente dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia ha svelato un retroscena che la riguarda al quotidiano Domani: “Lei è terrorizzata dall’idea di fare ministro qualche dirigente di FdI: teme sempre che possa uscire qualche scheletro nell’armadio. Un video con un saluto romano, qualche cattiva frequentazione come accaduto per il fedelissimo Carlo Fidanza, inchieste penali simili a quella che ha colpito l’europarlamentare Nicola Procaccini, indagato per turbativa d’asta per lo scandalo di Terracina”.

 

 

Insomma, Meloni vuole liberarsi delle zavorre e piazzare solamente le persone più adeguate ai rispettivi ruoli. Due dei nomi in corsa per poltrone di un certo rilievo sono quelli di Adolfo Urso, oggi presidente del Copasir che potrebbe ambire alle deleghe ai servizi segreti, e Maurizio Leo, responsabile economico del partito che vorrebbe ottenere una delega forte in campo fiscale. Mentre “il cognato Lollobrigida, o fedelissimi come Andrea Delmastro, Giovanbattista Fazzolari o Edmondo Cirielli difficilmente avranno incarichi di rilievo. Forse qualche posto di sottogoverno senza deleghe decisive, una vicepresidenza al Senato o alla Camera, ma nulla di più”, ha precisato il membro di Fdi.

 

 

Gli altri nomi sono quelli di Alessio Butti (che Meloni vorrebbe piazzare come sottosegretario alle telecomunicazioni), del magistrato Alfredo Mantovano (che potrebbe ambire a un ministero fondamentale come quello della Giustizia), dell’attuale amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi (che per la leader sarebbe perfetto a capo del ministero dello Sviluppo economico) e del professore di economia applicata alla Luiss di Roma Cesare Pozzi (per l’Economia). Non può mancare, per concludere, il consigliere preferito da Meloni: Guido Crosetto. Nel caso di vittoria, il cofondatore del partito nel 2018, tornerebbe a giocare un ruolo fondamentale. 

 

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