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Con la campagna elettorale riecco il "pericolo nero". Giorgia Meloni: la macchina del fango è ripartita

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Con l'annuncio della data delle elezioni il 25 settembre è partito il tam tam del "pericolo nero", nella galassia della sinistra italiana e dall'estero. L'obiettivo, naturalmente, sono le forze di centrodestra e in particolare Giorgia Meloni. E il "rischio", concreto, che Fratelli d'Italia faccia il pieno di voti. "Con la campagna elettorale è ripartita, puntuale come sempre, la macchina del fango contro me e Fratelli d’Italia. Aspettatevi di tutto in queste settimane, perché sono consapevoli dell’imminente sconfitta e useranno ogni mezzo per tentare di fermarci. Se ci riusciranno o no, quello dipenderà da voi", scrive su Facebook la presidente di FdI appellandosi ai sostenitori. 

 

Da giorni si assiste a profezie nefaste con la destra al governo, con gli inevitabili riferimenti al fascismo. Dopo gli articoli del Nwe York Times oggi è la volta del britannico The Observer, domenicale del progressista Guardian, che afferma che Mario Draghi è stato accoltellato come Giulio Cesare e a guadagnarci dalla congiura saranno i "neofascisti" Fratelli d’Italia, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi. L'editoriale parla nel dettaglio di FdI e le sue posizioni "arcaiche" sulle questioni di genere. 

 

Sull'edizione di domenica 24 luglio di Repubblica è poi comparso un lungo articolo su "quell'ombra nera mai fugata da Meloni" a firma di Paolo Berizzi che rilancia le "preoccupazione degli Usa per la corsa di una 'postfascista' verso palazzo Chigi" e cita varie inchieste giornalistiche, come quella di Fanpage sulla presunta "lobby nera". 

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