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Mezz'ora in Più, “suicidio collettivo”. Enrico Letta senza parole dopo la crisi di governo: Vladimir Putin gode

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Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, è tra gli ospiti della puntata del 24 luglio di Mezz’ora in Più, il talk show della domenica di Rai3 che vede Lucia Annunziata alla conduzione e si sofferma sulle conseguenze della crisi di governo e delle dimissioni di Mario Draghi da presidente del Consiglio: “Credo che quello che si è compiuto in questa settimana che è terminata sia stato veramente un suicidio collettivo della politica del nostro Paese e credo che le nostre Istituzioni e la nostra politica escano molto ammaccate. Tutti i corrispondenti e le televisioni mondiali hanno corso per venire a Roma in piena estate, tutti chiedendosi ‘e adesso?’. È un fatto molto negativo per il Paese, i cittadini hanno paura, sgomento e disorientamento e bisogna dargli delle risposte. Bisogna tranquillizzare la gente, ma soprattutto dare delle prospettive. Questa maggioranza era unica e irripetibile con l'italiano più rispettato in Europa a Palazzo Chigi, e man mano che ci si avvicinava alle elezioni gli atteggiamenti si divaricavano anziché diventare più responsabili. Non ho dubbi che Putin abbia avuto dalla caduta del Governo Draghi la più grande soddisfazione dopo la caduta di Boris Johnson. Questa è una vicenda europea non solo italiana”.

 

 

Letta passa poi al tema dell’ormai ex alleanza con il Movimento 5 Stelle, partito che per primo ha scatenato il tornado intorno alla figura di Draghi: “La rottura dai 5 Stelle in queste elezioni è irreversibile, lo abbiamo detto, lo avevo detto prima. Avevo detto a Giuseppe Conte se prendete una decisione di questo tipo questa sarà la conseguenza e siamo lineari con questa scelta. Penso che siamo molto più progressisti noi dei grillini e su molti temi. Il tema della salvaguardia dell'ambiente sarà centrale nella nostra campagna elettorale ed è profondamente collegato con la questione salariale. Non farò un campagna astiosa o arrabbiata contro il M5S, con loro abbiamo fatto un percorso e lo rivendico. Non mi sono pentito, perché i Cinquestelle di inizio legislatura hanno combinato quello che hanno combinato, poi c'è stata una evoluzione che ha consentito di fare il governo che ha gestito la pandemia e il governo Draghi. Conte - sottolinea infine Letta - poi ha abbandonato quella evoluzione”.

 

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