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Elezioni, Nicola Zingaretti verso la candidatura. Anche la Regione Lazio andrà al voto anticipato

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Le dimissioni del premier Mario Draghi e le possibili elezioni politiche anticipate in autunno potrebbero avere delle ricadute anche sul futuro della consiliatura regionale del Lazio. Le indiscrezioni circolate in questi mesi che vedono Nicola Zingaretti interessato ad una candidatura in Parlamento, con la crisi di governo, sono diventate ancora più insistenti. A placare il clima di incertezza sono fonti interne alla Regione Lazio che escludono un possibile election day con le Politiche.

 

Nel Lazio, dunque, l'esperienza del campo largo targato Pd e che tiene dentro M5s e Azione sembra destinato a resistere e ad andare avanti, con una forbice di possibile voto ricadente tra ottobre e gennaio. In ogni caso «in Regione Lazio- assicurano le fonti - la maggioranza c'è e andrà avanti, non c'è una crisi politica». Inoltre viene escluso un possibile election day con le politiche perchè «una eventuale e possibile candidatura di Nicola Zingaretti in Parlamento non è incompatibile con la sua permanenza. Quindi, la legge gli consente comunque di ricoprire la carica di governatore».

 

Infatti, secondo quanto previsto dalla legge, dalle eventuali dimissioni di Zingaretti devono trascorrere 90 giorni prima delle elezioni regionali. Gli scenari nel Lazio potrebbero quindi vedere le dimissioni di Zingaretti una volta ufficializzata la candidatura in Parlamento - ipotesi meno probabile - con un ritorno alle urne nel Lazio verso ottobre o inizio novembre. Oppure l'attuale governatore potrebbe dimettersi subito dopo le elezioni politiche (fine settembre o inizio ottobre) qualora fosse eletto, con elezioni regionali dopo 3 mesi, verso gennaio.

Un lasso di tempo che rende impossibile la concomitanza con il voto alle politiche. Si preannuncia però una campagna elettorale frenetica e infuocata con Zingaretti che dovrebbe ricoprire contemporaneamente il ruolo di governatore e di candidato al Parlamento. Il Partito democratico proporrà alle forze del centrosinistra di saltare il passaggio delle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Lazio, in vista del voto.

 

Ci sarà da vedere quali valutazioni faranno gli alleati chiamati in queste settimane, e fino a settembre, a trovare una sintesi sul programma con cui la coalizione si presenterà alle elezioni. I tavoli si stanno riunendo regolarmente ogni giovedì e vedono riunite al momento undici forze politiche. Le principali sono: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Pop, Sinistra civica ecologista, Articolo 1, Sinistra italiana, Demos, Europa verde. La proposta, avanzata dal segretario Pd Enrico Letta, di superare la fase delle urne interne per trovare una candidatura unitaria, ha trovato d'accordo anche il governatore Nicola Zingaretti.

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