Finito il matrimonio tra Pd e M5S. Enrico Letta sbotta per la crisi di governo: “Fatti che segnano”
Enrico Letta molla Giuseppe Conte e l’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle va in fumo. “La differenza creata in questi giorni con il M5s lascia un segno e difficilmente sarà ricomposta. Lo dico molto francamente, il gesto di ieri e quello che è accaduto in questi giorni è sostanza e non forma” le parole del segretario dem al Tg3 dopo la crisi di governo che ha portato alle dimissioni di Mario Draghi e allo scioglimento anticipato delle Camere, con le elezioni previste per il 25 settembre.
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“Aver mandato a casa Draghi e aver creato uno scivolo verso le elezioni rispetto alle quali ci troviamo di fronte una partita molto, molto complicata, anche per via della legge elettorale. Penso che FI i sia autosciolta dentro la Lega, hanno fatto una scelta di potere, di sistemarsi e hanno lasciato perdere qualunque altra prospettiva. Che Berlusconi abbia scelto Salvini rispetto a Draghi la dice lunga” ha ribadito ancora Letta, profondamente irritato per come sono andate le cose.
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La presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi a VivaVoce su Radio Rai1 ci ha messo il carico nei confronti dei pentastellati: “La logica avrebbe previsto un esito diverso della crisi di governo. Se chi facesse politica avesse sempre in mente l’interesse del Paese ieri avrebbe dovuto appoggiare incondizionatamente il governo Draghi: cosa che non è accaduta perché alcune forze di maggioranza che dicevano di avere a cuore il futuro dell’Italia non hanno confermato la fiducia al governo. Hanno messo al centro i loro interessi e non quelli del Paese. Queste forze non sono consapevoli di quello che la loro scelta di ieri comporterà per l’Italia. Noi avevamo già criticato la scelta del M5S di non votare il Decreto Aiuti la scorsa settimana in Senato. Ora noi ci confronteremo negli organi dirigenti del partito e prepareremo le proposte che avanzeremo per aiutare il Paese. Dico però con chiarezza, come detto dal segretario Letta, che le scelte compiute ieri da forze politiche che sostenevano la maggioranza non ci lasciano assolutamente indifferenti. Si tratta di scelte che noi condanniamo. C’è una responsabilità condivisa da parte di M5S, Lega e FI rispetto a una decisione gravissima che ha creato confusione e mette il Paese a rischio. Era necessario - evidenzia Malpezzi - lavorare ancora soprattutto per far arrivare le risorse del Pnrr ai nostri territori”.
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