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Crisi di governo, Enrico Letta non ne azzecca una. La profezia fatale per Draghi: “Domani sarà una bella giornata”

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Enrico Letta come Piero Fassino. «Domani mattina mi sveglierò sereno, assolutamente sereno. Domani sarà una bella giornata, ne sono sicuro». Così parlava ieri il segretario del Pd alla ‘Festa de l’Unità’ di Roma. Una profezia che si è rivelata completamente sbagliata. Mario Draghi è pronto a dimettersi e lasciare il governo dopo la crisi, con una fiducia risicata da parte del Senato vista la scelta di Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle di non appoggiare l’esecutivo dell’ex banchiere centrale europeo. L’auspicio di Letta non ha portato particolarmente fortuna al premier.

 

 

“In questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l’Italia. Noi abbiamo messo tutto l’impegno possibile per evitarlo e sostenere il #governoDraghi. Gli italiani dimostreranno nelle #urne di essere più saggi dei loro rappresentanti” la reazione del segretario dei dem in un messaggio su Twitter pubblicato questa volta dopo l’ufficialità della crisi di governo e all’indomani della sua stessa profezia.

 

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