Draghi gela Conte, la frase definitiva sul "cambio di passo". Grandi manovre per governare senza i contiani
Con il suo video in diretta Facebook Giuseppe Conte ha ribadito che Mario Draghi, se vuole tenere i 5Stelle nel governo, deve dire sì ai nove punti del documento grillino. Ma da Palazzo Chigi aperture non se ne vedono, tutt'altro. Il premier partito per l'Algeria, missione chiave per il gas prima della resa dei conti in Parlamento, mercoledì. Secondo un retroscena di Monica Guerzoni, però, il pressing dei sindaci, dei cittadini e delle élite occidentali affinché resti al governo hanno fatto piacere all'ex capo della Bce. che ha passato il fine settimana nella sua casa al mare sul litorale romano. Basta per fargli cambiare idea? No ma qualcosa potrebbe muoversi.
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Le dimissioni, respinte dal presidente Mattarella, non sono state "colpo di testa", direbbe il premier a chi lo ha sentito in queste o, "si erano create condizioni oggettive di ingovernabilità". Ma ora altro che apertura alle richieste grilline. "Devono essere le forze politiche a dimostrare che c'è un cambio di passo", sono le parole attribuite a Draghi nel retroscena del Corriere della sera.
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Infatti "l'ultimo ultimatum di Conte è stato visto come il prologo dell'uscita dal governo". Insomma, Giuseppi ha già deciso, Draghi appare inamovibile e ora "le chiavi per risolvere il rebus le tengono in mano Salvini e Berlusconi: se i due leader scelgono il voto anticipato, il governo Draghi finisce ancor prima di mercoledì, giorno del giudizio". Resiste tuttavia l'ipotesi di un governo Draghi che continua senza i contiani ma con un corposo sostegno delle colombe grilline. Una nuova scissione M5ss, in sintesi. Draghi finché non vede non crede, viene spiegato, ma fonti di governo ci sperano.