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Crisi di governo, Salvini tuona contro la mossa di Conte e Letta sulla fiducia: "Vergognoso"

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Le comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, prima alla Camera poi al Senato. È stata questa la richiesta di Pd e MoVimento 5 Stelle che ha fatto esplodere la Lega e Fratelli d'Italia perché secondo i due partiti di centrodestra la fiducia deve essere discussa dove si è aperta la crisi, quindi a Palazzo Madama dove i grillini non hanno votato il dl Aiuti causando lo strappo.

"Al governo con i fannulloni non ci stiamo più e con coloro che si occupano solo di chi sbarca stamattina non ci stiamo più" dice il leader della Lega Matteo Salvini. "È passato un anno e mezzo da quando abbiamo detto obbedisco al presidente Draghi: non ce la siamo sentita di stare fuori, c'era la pandemia. Penso che le scene squallide di queste settimane siano un'offesa per gli italiani che faticano. Piuttosto che tirare a campare con quelli che hanno a cuore solo la loro poltrona sarebbe meglio far scegliere gli italiani'. 

"Siamo alla farsa", tuonano i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. "Ora Pd e M5S chiedono a Draghi di comunicare prima alla Camera e poi al Senato solamente perché Conte è più debole alla Camera. Giochini vergognosi che vanno contro la prassi che vuole che le comunicazioni del presidente del Consiglio siano fatte nella camera di prima fiducia o dove si è generata la crisi. In entrambi i casi, quindi, al Senato. Gli italiani meritano rispetto, serietà e certezze".

Alla fine  i presidenti del Senato Elisabetta Casellati e della Camera Roberto Fico hanno sciolto la riserva annunciando che le comunicazioni del presidente del Consiglio, e il successivo dibattito sulla fiducia con il voto, partiranno da Palazzo Madama. 

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