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Petizione Draghi Italia Viva, Matteo Renzi: "Obiettivo centomila firme"

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La crisi di governo è ormai innescata. L'Italia è piombata in quei giorni difficili tra le dimissioni annunciate dal premier Mario Draghi e il suo discorso alle Camere previsto per mercoledì prossimo 20 luglio, come è stato chiesto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono quei giorni concitatissimi in cui i partiti cercano una via d'uscita dopo lo strappo deciso dal leader del M5s Giuseppe Conte perché si rischia di far precipitare il Paese in una situazione molto complicata.

All'assemblea nazionale di Italia Viva di Italia Viva - nel teatro Sala Umberto di Roma - il leader Matteo Renzi rilancia l'appello per il Draghi bis. Nessun dubbio sul fatto che SuperMario debba restare a Palazzo Chigi invece, da parte dei centristi, da Azione a Italia Viva fino alla nuova formazione di Luigi Di Maio, Insieme per il futuro. A sostegno dell'ex capo della Bce è sceso in campo il leader di Iv che ha addirittura lanciato una petizione on line. "Siamo in mobilitazione permanente da qui a mercoledì - ha spiegato l'ex premier - per consentire che Draghi possa andare avanti. Faremo di tutto per avere un Draghi Bis libero dai condizionamenti che affronti le scelte necessarie al Paese".

"Faccio un appello alla responsabilità a tutte le forze politiche e a Draghi - ha dichiarato Renzi all'assemblea di Italia Viva - Oggi festeggiano a Mosca, oggi è il momento di dimostrare che lo statista Draghi è diverso dallo stagista Conte. Non è mai accaduta una tale erosione di consenso nei confronti della figura politica di Giuseppe Conte come adesso. Lo statista Draghi ha messo in campo una visione, lo stagista Conte ha messo in campo una invidia. O Draghi fa il bis nelle forme che lui individua giuste, senza trattative e verifiche, o si va a votare. Abbiamo 3 giorni per convincere Draghi ad andare avanti, questo non è tempo di rassegnazione, ma di lotta. È il momento di far firmare la petizione a quante persone più possibile, obiettivo 100mila firme, per far girare la petizione e si senta la presenza di un popolo che chiede a Draghi di andare avanti. Se Draghi non va avanti si va a votare". 

Poi il messaggio al Partito democratico: "Faccio un passaggio rivolto agli amici del Pd, noi abbiamo costruito un Pd che fosse un partito della nazione contro i populismi e ci siamo spesi. Abbiamo lasciato molti di noi il Pd, quando vedemmo che il Pd rinunciava alla propria forza politica per diventare populista. Se io non avessi fatto quella scissione" col Pd, "se non ce ne fossimo andati, oggi il Pd sarebbe nelle amni dei populisti e di Casalino, abbiamo salvato la dignità del pd a loro insaputa, se il Pd vuole inseguire i populisti faccia pure, ma con la scissione abbiamo salvato la loro anima e un pezzo di dignità della loro anima".  

 

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