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Conte tira dritto, aria di una nuova scissione. Quanti sono pronti a votare la fiducia a Draghi: suicidio M5s

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È l'ora delle scelte per il Movimento 5 Stelle. Il capo politico Giuseppe Conte è nella sede di via di Campo Marzio per intervenite in assemblea congiunta. Ma prima ha parlato in un video in diretta su Facebook in cui ha ribadito: Draghi dica sì alle nostre proposte o M5s è fuori dal governo. Nella galassia grillina c'è grande confusione. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, la riunione del Consiglio nazionale del Movimento ha fatto registrare diversi momenti di tensioni dimostrando che il Movimento è spaccato tra chi mercoledì, in occasione delle comunicazioni del premier alle Camere, vuole rompere definitivamente col governo e chi spera in una retromarcia  extremis. Dopo la scissione di chi ha seguito Luigi Di Maio in Insieme per il futuro, i "governisti" grillini che ancora non lo hanno potrebbero venire presto allo scoperto.  

 

Molti eletti scalpitano e accusano l'ex premier di aver deciso lo strappo di testa sua, senza un reale confronto. Giuseppi dal canto suo ha convocato l’assemblea congiunta dei parlamentari proprio per neutralizzare quella dei deputati convocata, assenza sentire Conte, da Davide Crippa. 

 

Per far cambiare idea a Conte, Draghi dovrebbe accettare i nove punti  - o solo alcuni di essi, come il termovalorizzatore di Roma - contenuti nel documento con le richieste grilline per restare al governo, stilato prima del voto di fiducia sul decreto Aiuti che ha dato la stura alla crisi di governo. Difficile pensare che il premier cambi idea. E così le voci di una nuova scissione dopo quella dei dimaiani inizia a serpeggiare tra i palazzi.  Secondo Repubblica sono trenta i parlamentari pronti, mercoledì, a votare la fiducia al governo Draghi e dire addio a Conte. 

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