Sondaggio choc di Pagnoncelli, Pd sparito tra operai e lavoratori. FdI, dove fa breccia Giorgia Meloni
Il Pd è il partito dei "ricchi" e delle élite, sempre più lontano dai lavoratori. Che le ideologie sono crollate è noto, ma l'analisi dell'elettorato dei singoli partiti realizzata dal sondaggista Nando Pagnoncelli offre più di uno spunto sorprendente per analizzare dove va il consenso verso le prossime elezioni politiche.
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Balza subito all'occhio che il Pd ha un elettorato "più maschile, di età più matura (60% ha più di 50 anni contro il 54,6% della totalità degli elettori), più istruito (61% è diplomato o laureato, 10 punti più della media), di condizione economica elevata o medio alta (42%, 15 punti più della media). Uno su tre (32%) è pensionato, il ceto impiegatizio e quello dirigente sono più presenti rispetto alla media degli elettori (33%, +10%) mentre operai e disoccupati sono sottorappresentati (16% contro 26,4%)", si legge sul Corriere della sera. Fratelli d'Italia invece vede una componente maschile al 54% e nell'elettorato del partito di Giorgia Meloni "prevalgono le classi centrali di età, tra 35 e 64 anni (pesano per il 62%, contro il 51,3% della media italiana), mentre il livello di istruzione non si discosta molto dalla media nazionale" come anche "le persone che hanno una condizione economica media (35% contro 30,1%) e gli appartenenti al ceto impiegatizio o hanno un lavoro autonomo (29% contro 23,4%); e i ceti non occupati pur essendo numerosi, sono molto meno presenti rispetto alla media (46% contro 54,3%)".
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Stringendo, il partito più votato dai ceti dirigenti è il Pd (24,2%) seguito da FdI (22,5%), Lega (11,5%) e Forza Italia (11,1%); mentre tra gli operai e i "lavoratori esecutivi" non è una forza di sinistra ma la Lega (23,1%), seguita da FdI (21,9%), M5S (14,6%) "e solo al quarto posto il Pd" con 12,5%.
Il partito di Meloni fa inoltre breccia sui lavoratori autonomi (24,8%) e casalinghe (20,4%), un tempo feudo di Silvio Berlusconi ricorda Nando Pagnoncelli.